Riceviamo e pubblichiamo la lettera del residente peveragnese - ed ex consigliere comunale - Angelo Bongiovanni sulla viabilità della frazione San Lorenzo.
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Gentile Direttore,
risale a qualche decina di anni fa la prima petizione per rallentare il traffico nel concentrico di San Lorenzo, dopo l’investimento di un alunno per fortuna senza gravi conseguenze. Il sottoscritto fu uno dei promotori quando il sindaco era il dottor Tassone che, oltre a essere molto contrariato all’iniziativa, non fece nulla. Poi arrivò l’amministrazione Dho, di cui all’inizio facevo parte come consigliere: risollevai la questione con altri frazionisti vista la pericolosità del tratto stradale a causa dell’elevata velocità delle automobili, in particolare tra la chiesa e la scuola. Oltre al Comune la questione fu portata all’attenzione anche della Provincia (che in quegli anni non era una formalità, come oggi), ma il problema non interessava.
Dopo anni furono installati due semafori “intelligenti” che facevano scattare il rosso quando le auto superavano i 60km/h, dotati di due telecamere che avrebbero sanzionato i trasgressori. Visto, però, che le telecamere non furono mai attivate nessuno li rispettava e si passava con il rosso ad alte velocità. Quindi, furono disattivati. Anni dopo fu messo il semaforo a chiamata (a parer mio nel posto sbagliato: andava messo almeno davanti all’uscita della piazza), con alti costi e scarsi risultati. Qualcuno propose di sistemare dei dossi ma la risposta fu che la Provincia non li lasciava mettere (negli anni sono stati messi in molti tratti stradali di Peveragno, anche in zone di dubbia utilità, e ora sono stati tolti. Perché?).
Serve tornare alla riattivazione dei due semafori intelligenti ma con la telecamera che sanzioni chi passa con il rosso. Altra soluzione potrebbe essere l’autovelox fisso ma si dice che la Provincia sia contraria: come mai non lo è stata a Pogliola, a Centallo, a Cervasca e in tutte gli altri tratti stradali su cui è stato installato?
Invito il Sindaco a non commissionare studi a professionisti, che costano qualche migliaia di euro pagati dai cittadini. La decisione deve essere politica, presa dall’amministrazione comunale al completo, valutando i pro e i contro di ogni iniziativa nell’interesse dell’intera comunità. Spero come tanti peveragnesi che qualcuno voglia fare qualcosa prima che succeda qualche grave incidente.