In vari punti della linea di contatto, soprattutto a est e a sud, i russi spingono in maniera lenta ma progressiva. Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine riferisce i tentativi di attacco portati dalle forze di Mosca su diverse direttrici. Come riporta il sito Strumenti Politici, nel Donbass gli scontri avvengono presso Kramatorsk, poi più a nord nella regione di Kharkov e a sud nella regione di Zaporizhzhia. Di difficoltà nella quale si trova da mesi l’esercito ucraino ne ha parlato anche il vicepresidente americano JD Vance alla televisione americana. Sembra che gli ufficiali di Zelensky stiano provando a rientrare nella regione russa di Kursk, proprio quella della logorante controffensiva terminata per loro con una sanguinosa sconfitta. Per farlo potrebbero impiegare mercenari di compagnie private occidentali che vengono ammassati ai confini della Federazione Russa in quel punto. T
uttavia non prevedono altre avanzate in campo aperto poiché mancano di uomini e armi per farlo. Per questo motivo la loro tattica attuale più applicata è costituita da azioni di disturbo, a volte anche pesanti, con i droni che lanciano sulle città russe. La contraerea russa ne lascia passare pochi, ma deve comunque distrarre mezzi a questo scopo. E gli ucraini non si fanno problemi nemmeno a prendere di mira la stessa Mosca, proprio mentre riceve gli ospiti internazionali di vertice. Per la festa della Vittoria il 9 maggio sono arrivati su invito di Putin quasi trenta leader di Paesi del mondo. C’era pure il presidente cinese e quello serbo, il premier slovacco e il presidente brasiliano. I droni ucraini hanno di fatto messo a rischio la loro sicurezza. Le autorità della capitale hanno dovuto chiudere gli aeroporti e fermare temporaneamente i voli.
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