C'è una frase che il presidente della Regione Alberto Cirio pronuncia spesso. Lo fa sempre, quando si parla di infrastrutture: "L'Italia è un Paese complicato".
Se questo è vero in generale, per il Tenda vale almeno il doppio: di Paesi ce ne sono due da mettere d'accordo, l'Italia e la Francia.
Per chi non lo ricordasse, quest'opera è stata interessata da un'inchiesta giudiziaria con sequestro del cantiere e cambio dell'impresa esecutrice. Per non farsi mancare nulla, si è aggiunta pure una calamità naturale, la tempesta Alex, che ha cancellato la strada sul lato francese e decretato la chiusura del vecchio traforo.
Ciò ha comportato la revisione del progetto iniziale, con tempi allungati e costi lievitati.
Ma Cirio ha imparato la lezione di Giovanni Quaglia: "Non si può farsi venire sempre il torcicollo per vedere di chi è la colpa, ora è importante guardare avanti e avere l’opera realizzata".
E non solo il Tenda: a giugno, ha specificato il presidente, riaprirà la seconda canna del Frejus e, restando nella nostra provincia, entro fine anno sarà completata l'Asti-Cuneo.
Ma ieri l'attenzione di Cirio è stata tutta sul Tenda. E sulla possibilità concreta che, una volta aperto, si possa anche circolare a doppio senso di marcia. Il Politecnico di Torino, a cui è stato affidato uno studio per verificarlo, ha dato parere positivo.
"Oggi sono qui con l’assessore Bongioanni per verificare che sia rispettato il cronoprogramma che ci è stato comunicato nelle scorse settimane in vista dell’apertura al traffico il 27 giugno. In questi giorni sono state verificate le camere a compartimento stagno e il sistema di ventilazione con 48 ventilatori, testato in entrambe le direzioni. L’ultimo passaggio riguarda il ponte radio, che verrà testato in Belgio il 10-11 giugno e poi montato".
Cirio tornerà dopo quella data. "Non è per mancanza di fiducia", ha specificato.
Ma lo sanno tutti, e lui per primo, che ci ha messo e rimesso la faccia, che se ancora una volta non si aprisse per la data annunciata, la perdita di fiducia verso le istituzioni sarebbe totale.
Il sopralluogo
Chi ha seguito tutta la vicenda del Tenda, in particolare dalla nomina del commissario straordinario, ingegner Nicola Prisco, non ha potuto non notare che ieri, proprio l'ingegnere, e forse per la prima volta, è stato un perfetto padrone di casa.
Contento di avere visite e di mostrarla.
Un buon segno in vista del 27 giugno, data confermata anche da lui.
I collaudi stanno procedendo bene, oggi nella sede Anas di Torino è in corso l'incontro con i commissari francesi dopo due giorni di ispezioni e verifiche dell'opera e, soprattutto, verrà mostrata la sala dalla quale arriveranno, in tempo reale, le immagini degli impianti di videosorveglianza installati in galleria.
E' stato proprio il commissario a guidare il presidente Cirio, l'assessore Bongioanni, i sindaci della valle Vermenagna e il sindaco di Tenda Vassallo, oltre ai giornalisti, all'interno dell'opera.
Dentro la galleria, dove si stanno ultimando i lavori di impiantistica
Ed è stato ancora lui ad accompagnare i presenti nella cabina CT03, da cui viene comandata una parte della galleria, quella centrale. Un'altra cabina è all'ingresso dal lato italiano, un'altra ancora dalla parte francese.
Qui le sue parole
Ma che ne sarà della canna storica?
E' finanziata, come ha ribadito Cirio. Attualmente è in corso l'istruttoria tecnica della Commissione intergovernativa, dopodiché si procederà con il bando di gara. Non sarà Edilmaco, la cosa è nota da tempo, a realizzarla.
Il commissario Prisco ha accompagnato i presenti anche nel tunnel storico.
L'imbocco francese
Il cantiere sul lato francese del tunnel di Tenda durerà ancora a lungo.
I lavori da fare sono ancora tanti, come mostrano le immagini che abbiamo girato. Il canalone scavato dall'imponente frana dal 2 ottobre 2020, che ha spazzato via i tornanti, è ancora ben visibile. Ci vorrà tempo per piazzare i pali che formeranno la struttura di sostegno delle pareti franate.
I tornanti in uscita non saranno quattro, ma due. I lavori sono in pieno corso, ma si dovrebbe fare in tempo a ripristinare la viabilità. Più in basso, sarà installato il semaforo. Quello sul lato italiano è ancora lì dove è sempre stato.
Questo il racconto del sopralluogo effettuato ieri al tunnel di Tenda.
Ce ne sarà un altro verso la metà di giugno, in vista dell'apertura.
I collaudi stanno dando esito positivo. La riapertura appare certa. E la cosa che ci ha convinto di più è stata proprio l'accoglienza del commissario Prisco, orgoglioso di mostrare e spiegare l'opera.