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Copertina | 18 maggio 2025, 00:00

Baravalle: “L’Occidente realizzi una Nato 2.0”

A Terni un dibattito aperto e costruttivo sul nuovo ruolo della Nato organizzato dall’onorevole Cesa e l’avvocato Ventura

Esperti, politici e studiosi si sono confrontati sul futuro dell’Organizzazione dell’Atlantico del Nord, durante il convegno che si è svolto nel CentroMultiMediale della città di Terni, dal titolo: “La Nato tra Europa e Stati Uniti: Implicazioni geopolitiche ed economiche per il territorio”.

Promosso dall'associazione ThinkTank e dal Movimento Cristiano Lavoratori, con il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Terni, l’evento è stato un’occasione importante per promuovere un dibattito aperto e costruttivo sulle prospettive future della NATO, considerando le evoluzioni del contesto geopolitico globale, le nuove sfide alla sicurezza e l'impatto economico e sociale dell'Organizzazione.

Sfide e ripercussioni sul tessuto economico che sarebbe uno sbaglio considerare marginali per l’Europa e quindi per l’Italia. E non è un caso che il convegno si sia svolto in un territorio, come quello della provincia di Terni, che sta vivendo un periodo di crisi economica con particolare attenzione a comparti come l’acciaio e l’automotive, due settori industriali ed economici considerati “caldi” in tutta Europa e legati a doppio filo alla politica e all’economia americana. Dopo oltre 75 anni, infatti, la Nato - nata come un'alleanza militare intergovernativa nel settore della difesa - deve attuare un cambiamento strategico che porti a considerare settori fondamentali della sicurezza degli Stati, come l’economia.

Basti pensare alla “guerra dei dazi” di queste ultime settimane, attuata dal presidente americano Donald Trump e che ha fatto tremare le certezze e le sicurezze economiche acquisite negli ultimi decenni. Una questione economica - i dazi - che viene definita con il termine “guerra”. Una “Diplomazia degli affari” che irrompe in uno scenario dove, sempre di più, la sicurezza di un territorio si identifica con la sua stabilità politica ed economica, con un concetto di sicurezza “allargato” rispetto a quello più tradizionale.

Dopo i saluti istituzionali di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e presidente della Provincia e Stefania Proietti presidente della Regione Umbria, si sono susseguiti gli interventi di Lorenzo Cesa Presidente della Delegazione presso l'Assemblea Parlamentare della NATO, Antonio Baldassarre Presidente Emerito della Corte Costituzionale. Al tavolo dei relatori anche Cinzia Bonfrisco già deputata Europea e membro della Delegazione per le relazioni con l'Assemblea Parlamentare NATO, Massimo Artini Rappresentante italiano nel board DIANA (Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic), Leonardo Tricarico già Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare e Presidente della fondazione ICSA, Sergio Talamo Editorialista de II Riformista, Luca Castelli Professore Associato di Diritto Pubblico presso l'Università di Perugia.

Hanno animato ed arricchito il dibattito Luca Baravalle Presidente BRVL Holding S.a.r.l. e Presidente Fondazione Baravalle ETS, Edoardo Verdecchia Dottore in Scienze Politiche Relazioni Internazionali e Sicurezza Globale.

L’incontro è stato moderato da Paola Idilla Carella Giornalista - Presidente Associazione ThinkTank Terni.

“La Nato - ha sottolineato nel suo intervento Luca Baravalle Presidente BRVL Holding S.a.r.l. e Presidente Fondazione Baravalle ETS - è stata istituita nel 1949, all'indomani della seconda guerra mondiale, con uno scopo ben preciso: difendere gli Stati membri da eventuali attacchi bellici. Una mission importante, che ha fatto da collante per l’Occidente e che ha raggiunto il suo obiettivo, visto che non ci sono più stati conflitti. Certo non abbiamo una controprova di come sarebbe stato senza NATO ma i fatti accertati sono questi. I tempi però sono cambiati ed è ora di ripensare alcuni aspetti per poter realizzare la 'NATO 2.0', più rispondente alle nuove sfide globali, deve evolvere in diverse direzioni: è necessario rafforzare la sua capacità di risposta a minacce non convenzionali, promuovere una maggiore cooperazione con l'Unione Europea e adattarsi alla crescente importanza dell'Asia-Pacifico".

“Stare al passo con i tempi - ribadisce il presidente Baravalle - è fondamentale. Ripensare, quindi, e ampliare il concetto di sicurezza, investendo in tecnologie di intelligence, cyber security e sistemi di comunicazione avanzati è di fondamentale importanza. Una priorità assoluta perché tutto questo influisce anche sull’equilibrio e sullo sviluppo economico degli Stati”.

Molta importanza riveste il così detto “fattore Cina” che sta diventando sempre più strategico. Per questo diventa importante instaurare un dialogo con i partner dell'area, il che significa un'analisi più attenta delle dinamiche geopolitiche in Asia.

È evidente che c’è una presenza russa e cinese sempre più massiccia in molti paesi africani: un problema reale e strategico, che ci tocca da vicino, ecco perché è fondamentale curare i rapporti con il Mediterraneo e con l’Africa.

“In definitiva - conclude Luca Baravalle - la NATO deve essere un'alleanza agile, flessibile e adattabile alle nuove sfide. La sua capacità di evolversi è essenziale per mantenere la pace e la sicurezza nell'area euroatlantica e di conseguenza proteggere il suo sviluppo socio-economico”.

Silvano Bertaina

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