Piasco risponde con un gesto di solidarietà e impegno morale all'appello nazionale della “Rete di Trieste”, che per oggi, lunedì 26 maggio, ha promosso una giornata di digiuno a cui hanno aderito oltre 1.000 consiglieri comunali in tutta Italia.
Tra questi anche Flavio Fraire e Giancarlo Panero, membri del Consiglio comunale di Piasco, che si sono trovati davanti al Municipio per un momento di riflessione e testimonianza pacifica.
“È impossibile assistere passivamente alla più grande tragedia umana della storia recente con uccisione di bambini e di civili a Gaza” hanno dichiarato Fraire e Panero, unendosi alla voce di tanti altri amministratori locali che hanno scelto il digiuno come forma non violenta di protesta.
I due consiglieri hanno poi sottolineato che questa azione intende anche sollecitare attenzione e coscienza civile rispetto ad altri conflitti, come la guerra in Ucraina: “Perché – concludono – nelle nostre città si elevi lo spirito di pace, anche impegnandoci contro la guerra in Ucraina”.
Con il loro gesto, Fraire e Panero contribuiscono a portare anche in una piccola realtà come Piasco un segnale di coscienza civica, solidarietà internazionale e speranza in un futuro di pace.
L’iniziativa della Rete di Trieste, nata dopo l’ultima Settimana sociale e sostenuta da rappresentanti istituzionali di ogni schieramento, dal centrosinistra al centrodestra, dai civici ai movimenti europei, è affiancata anche dal Movimento europeo di azione non violenta (Mean). Quest’ultimo ha rilanciato con un digiuno prolungato per una settimana e l’occupazione simbolica delle aule consiliari.
L’appello alla mobilitazione nasce dalla consapevolezza condivisa che come dicono gli organizzatori: “È impossibile continuare ad assistere passivamente a quella che è una delle più grandi tragedie umanitarie della storia recente. Nulla può giustificare quanto sta accadendo”.
Un messaggio forte, che fa eco anche alle parole di Papa Leone XIV, che ha esortato la comunità internazionale a “consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate”.