"Ho imparato a guardare avanti più che indietro. Dopo otto anni e mezzo trascorsi qui a Cuneo domani, venerdì 30 maggio, prenderò possesso a Trento e il mio stato d'animo è contrastante".
Sono queste le parole con cui l'ormai ex presidente del tribunale di Cuneo, Paolo Giovanni Demarchi Albengo ha dato il suo arrivederci al palazzo di giustizia di Piazza Galimberti alla vigilia dell'immissione al suo nuovo incarico: la presidenza della prima sezione civile al tribunale della Corte d'Appello di Trento. Presenti all'incontro, anche il presidente della Corte d'Appello di Torino, il dott. Edoardo Barelli Innocenti e il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Cuneo Alessandro Ferrero.
Al momento non è ancora noto chi prrnderà il posto dle presidente uscente. La decisione sul traferimento di Demarchi era stata e assunta dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura riunitosi lo scorso 19 marzo. Classe 1968, cuneese, diplomatosi allo Scientifico "Peano" di Cuneo prima della laurea in Giurisprudenza conseguita a Torino, in Magistratura dal 1995, Demarchi è presidente del Tribunale di Cuneo dal luglio del 2016, quando succedette a Paolo Perlo. Assunse l’incarico, ora giunto all’esaurimento del doppio mandato quadriennale previsto dalla normativa quale limite massimo provenendo dalla Cassazione, dove si occupava di cause civili dopo aver seguito, per cinque anni, il settore penale. È stato anche pretore ad Alba, quindi giudice civile e penale a Mondovì dal 1999 al 2011. Nel maggio 2023 il suo nome era stato tra quelli in corsa per assumere la presidenza del Tribunale di Torino. Per un solo voto di differenza, tredici contro dodici, la scelta del plenum del Csm era caduta su Modestino Villani, già reggente dell’ufficio.
Un presidente, come lo descrive il dottor Edoardo Barelli Innocenti, che si è dato molto da fare dal punto di vista amministrativo e altrettanto ha fatto da un punto di vista organizzativo. Demarchi lascia un tribunale, quello di Cuneo, non poco sofferente per la carenza di personale amministrativo, una risorsa fondamentale per mandare avanti la macchina della giustizia. A Cuneo, attualmente, si registra una scopertura di organico di oltre il 50%. Un dirigente aministativo che manca da almeno quattro anni, e nessun direttore aministtativo a fronte dei 7 che dovrebbero essercene. "In questi due anni e mezzo - dice il presidente dell'ordine degli avvocati- ho trovato grandissima disponibilità da parte presidente dle tribunale per cercare di risolvere le criticità. C'è sempre stata grandissima volontà e molta comprensione. Il Ministero della Giustzia è sordo alle nostra grida di dolore. Cuneo ha una scopertura del 66%. Si è andati avanti grazie alla capacità del presidente di coordinare bene".
Un lavoro, quello fatto dal tribunale, per cui Demarchi si dice soddisfatto: "Abbiamo smaltito più fascicoli rispetto quanti son entrati- spiega-. La carenza di personale è un grande problema. Ma cionostante le tendenze sono diminuite da inizio anno e sono, complessivamente, migliorate sia nel civile che nel penale. È merito dei magistrati, nonostante le difficoltà, se siamo riusciti ad abbassare le pendenze di tutti i settori".














