Il gruppo consiliare La Nostra Provincia ha presentato, con spirito collaborativo e approccio costruttivo, un ordine del giorno volto a difendere le risorse destinate alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale.
Il testo, che denuncia con fermezza il taglio di 1,7 miliardi di euro deciso dal Governo nazionale per il biennio 2025-2026, era volutamente privo di toni polemici e costruito per favorire una convergenza istituzionale nell’interesse dei territori.
Con rammarico constatiamo che Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno scelto di non sostenerlo, forse per non contraddire indicazioni arrivate da Torino o da Roma.
Una posizione difficilmente giustificabile, tanto più alla luce della decisione – immediatamente successiva – di presentare un ordine del giorno praticamente identico, modificandone soltanto la paternità politica.
Solo pochi mesi fa il vicepresidente provinciale Antoniotti affermava che “le strade non sono né di destra né di sinistra” e invitava il centrosinistra, pur escluso dalla vicepresidenza e da deleghe operative, a rimanere nel perimetro della maggioranza condivisa.
Oggi è evidente che quelle parole erano prive di sostanza, buone per polemizzare allora, ma ignorate nel momento in cui è l’opposizione a proporre atti concreti e responsabili.
L’ordine del giorno proposto da La Nostra Provincia chiedeva il ripristino dei fondi tagliati, l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale e una presa di posizione netta da parte della Provincia e della Regione.
Non si trattava di un’iniziativa simbolica, ma di un atto concreto per tutelare la sicurezza delle nostre strade, la qualità della vita dei cittadini e i diritti delle comunità locali.
La situazione è grave e non può più essere affrontata con giochetti politici o logiche di schieramento.
È inaccettabile che si continui a praticare una conventio ad excludendum nei confronti di una forza politica che svolge in modo legittimo e responsabile il proprio ruolo istituzionale.
Chi ha davvero a cuore la viabilità della Granda e la sicurezza dei nostri concittadini dovrebbe sostenere le proposte nel merito, indipendentemente da chi le presenta. E invece, ancora una volta, abbiamo assistito allo spettacolo surreale di due ordini del giorno pressoché identici, votati separatamente per soddisfare logiche di facciata.
Emblematico, in questo senso, il comportamento del cosiddetto Patto Civico, che continua a votare tutto e il contrario di tutto, fingendosi super partes mentre resta stabilmente collocato nella maggioranza regionale. Per queste ragioni, con rammarico ma con serietà, abbiamo scelto di abbandonare il Consiglio. Non si può chiedere collaborazione e poi rifiutarla quando arriva. La viabilità e la sicurezza non possono essere sacrificate sull’altare della propaganda.
Il Gruppo Consiliare “La Nostra Provincia”














