Saluzzo dice addio a Primo Ghiotto, personaggio molto conosciuto e che ha fatto sentire la sua presenza in città. È deceduto questa mattina, dopo mesi di malattia, all’età di 88 anni.
Conosceva ogni ciottolo del centro abitato, in particolare del borgo storico e la sua figura è stata associata simpaticamente a quella di “sentinella di quartiere” per la sistematica opera di segnalazione che faceva agli uffici del Comune, al Protocollo o direttamente ai giornali locali. Non gli sfuggivano le anomali alle strutture o i guasti: dal lampione, al marciapiede sconnesso, ai rifiuti a terra.
Era abituale, fino ad alcuni anni fa, vederlo con la sua cartellina in mano - ricorda chi lo conosceva - impegnato a raccogliere firme per determinate campagne, ritenute di utilità e decoro al contesto cittadino.
Aveva ricevuto dal Comune di Saluzzo un'onorificenza che lo ringraziava per la collaborazione costruttiva, l'attenzione al bene comune e per il controllo all'integrità, che in modo continuativo svolgeva - ricorda il sindaco Franco Demaria: "Primo Ghiotto ha fatto la sua parte nella città."
Era un buono, uno storico e medagliato donatore di sangue dell’Adas, con un vocione che tutti ricordano.
Fino ai primi anni del ‘90 faceva parte dell’allora “Comitato città vecchia” e lui, di origine veneta, era molto legato a questa area storica in cui risiedeva da decenni, dopo la pensione come dipendente della Saint-Gobain. Amava la Chiesa di San Giovanni in cui si prestava anche come volontario - sorvegliante in aiuto a Padre Lorenzo e come presenza per i visitatori del presepe.
Lascia la moglie Carolina, le due figlie che lo hanno seguito con grande dedizione: Franca con il marito Daniele e Marisa con il marito Ignazio, le nipoti Jennifer, Debora e Denise, il fratello Angelo, la sorella Annamaria, insieme a tutti i parenti.
Il rosario sarà recitato nella parrocchia di San Bernardino lunedì 2 giugno alle 18, 30, mentre il funerale avrà luogo sempre nella stessa chiesa martedì 3 giugno alle 15,30.