Riceviamo e pubblichiamo.
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Oggi centinaia di persone sono partite dall’Algeria per cominciare la "Global March to Gaza", e a esse si uniranno altre centinaia di persone in arrivo da 50 Paesi del mondo che hanno aderito alla marcia. Questa iniziativa è nata dalla società civile, non dai partiti, non dai governi, non dalle grandi associazioni, ma dalle persone semplici.
Tutte queste persone, centinaia, migliaia, raggiungeranno Il Cairo e marceranno verso Rafah per chiedere l’immediata riapertura totale del valico e la fornitura degli aiuti necessari perché la popolazione non sia portata allo stremo per fame e per sete.
Anche noi a Boves, nel nostro piccolo comune, abbiamo deciso di accompagnare queste centinaia di persone nel loro marcia. Nel nostro piccolo vogliamo raccontare la nostra voglia di pace e giustizia e dire che tutto questo che sta succedendo è inumano.
Lo faremo camminando silenziosamente come società civile che anche qui, vuole dire il suo 'no' e richiamare l’attenzione su una cosa che non era mai successa: una marcia civile che va verso Gaza. Non possiamo stare zitti, dobbiamo accompagnarli, non dobbiamo voltarci ancora una volta dall’altra parte, dobbiamo dire a gran voce, che tutto quello che sta succedendo non è giusto e bisogna fare qualcosa.
La guerra deve finire, le soluzioni politiche vanno trovate, la diplomazia deve lavorare perché tutto questo finisca, ma domenica 15 giugno, insieme a tutte le persone che raggiungeranno Rafah, anche noi vogliamo chiedere innanzitutto che venga riaperto il valico e che gli aiuti possano entrare liberamente a Gaza.
Insieme a Sentieri di Pace, organizzano l’iniziativa Marcia Silenziosa della Pace: la Parrocchia di Boves, la Scuola di Pace di Boves e tutte le persone che non vogliono più restare indifferenti di fronte a quello che succede.
Per chi vuole unirsi, ci troveremo alle ore 17 in frazione Merlat di Boves (la strada che sale a Rosbella da Castellar) e cammineremo in silenzio fino a Rosbella.
Al termine, ci si fermerà nella Chiesa di Santa Pazienza per una preghiera insieme, “Spezzare e Frequentare la Parola”, proposta ogni mese, perché anche attraverso la lettura della Parola e una riflessione su di essa, proveremo a essere vicini e a chiedere che ci sia pace. Si raccoglieranno anche offerte per il progetto Palestina dell’Operazione Colomba, volontari che condividono la loro vita con gli ultimi, anche in questa zona di guerra. Ognuno di noi può fare piccoli gesti, ma tutti insieme uniti siamo “marea” che da tutto il mondo chiede la fine della guerra e l’ingresso degli aiuti.