Era partito lo scorso 9 giugno insieme a una delegazione di vescovi toscani per un pellegrinaggio in Terra Santa, ma ora si trova bloccato ad Amman, in Giordania, monsignor Bernardino Giordano, il sacerdote saluzzese nominato vescovo di Grosseto e Pitigliano nel marzo scorso.
Insieme a lui anche altri 29 membri della delegazione, tra cui sacerdoti e laici, guidati dal cardinale Paolo Augusto Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana.
La missione pastorale, che aveva come obiettivo la visita ai luoghi sacri, è stata interrotta dopo l’attacco di Israele all’Iran, avvenuto nei giorni scorsi, che ha aggravato ulteriormente la già complessa situazione geopolitica dell’area.
La delegazione ha dovuto lasciare Gerusalemme in fretta, dirigendosi in pullman verso il valico con la Giordania.
Ora si trova ad Amman, ma resta in attesa di un volo per l’Italia.
Il rientro previsto da Tel Aviv è stato infatti cancellato, mentre la possibilità di ripartire da Amman è ostacolata dalla chiusura dello spazio aereo giordano. “Per ora tutto è tranquillo” ha rassicurato Domenico Mugnaini, direttore di Toscana Oggi, che è in costante contatto con il gruppo, “anche se la mancanza di connessione internet rende le comunicazioni molto difficili”.
Oggi alle ore 14 tre vescovi della delegazione sono riusciti a partire, ma monsignor Giordano è ancora in attesa con gli altri. Le autorità stanno lavorando per organizzare il rimpatrio del resto del gruppo non appena sarà possibile.
Un'altra disavventura, raccontata oggi, era capitata a una braidese diretta a Rafah ma bloccata in Egitto.