Una decisione che non ha mancato di suscitare reazioni anche in Granda, tanto che il presidente della Provincia, Luca Robaldo, questa mattina era ad Imperia per incontrare il suo omologo Claudio Scajola e trovare una soluzione o comunque un compromesso rispetto ad una decisione unilaterale da parte di Adolfo.
Se ne parlerà il prossimo 23 giugno, assieme ai Prefetti delle due province - Cuneo e Imperia.
Robaldo questa mattina è sceso ad Imperia anche per vedere personalmente l'applicazione dell'ordinanza. "Ho visto i cartelli, ma nessun controllo. Lunedì prossimo dovrebbe svolgersi una riunione che si permetterà di affrontare il tema, come da mia richiesta dello scorso 30 maggio, subito accolta dal collega Scajola e dai Prefetti delle due province, che ringrazio. Saranno presenti anche i presidenti delle Camere di Commercio, Luca Crosetto e Enrico Lupi. Pur comprendendo le ragioni della comunità di Pornassio, va però tutelato il libero scambio, il libero passaggio di persone e merci", ha sottolineato.
Quel corridoio, infatti, è indispensabile alle aziende delle due province per restare competitive.
Nel frattempo, nei giorni scorsi il Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo ha scritto al sindaco di Pornassio evidenziando come in alcun modo l'ente sia stato coinvolto nella decisione del sindaco, così come non c'è stato alcun confronto con Anas e Polizia Stradale.
L'ordinanza, come evidenzia il Prefetto Romeo, è viziato alla fonte e rischia di non entrare mai in vigore in quanto inefficace.
Ne viene contesta sia la legittimità formale sia la sostanza: “il sindaco non può disporre delle Forze dell’Ordine”, scrive il Prefetto, invitando alla revoca immediata dell’ordinanza e alla ripresa del dialogo istituzionale “in un clima di costruttiva collaborazione”.
L'ennesima puntata il prossimo 23 giugno.