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Attualità | 22 giugno 2025, 17:09

Piasco e Rossana danno l’ultimo saluto a don Carlo Vagge, il prete in mezzo alle persone

Mancato all’ospedale "Carle" di Cuneo, aveva 78 anni. Sacerdote dal cuore grande, ha vissuto il suo ministero tra le borgate della Valle Varaita e di Bagnolo Piemonte.  I funerali si terranno mercoledì a Piasco

Don Carlo Vagge, 78 anni

Don Carlo Vagge, 78 anni

È mancato ieri, sabato 21 giugno, all’ospedale Carle di Cuneo don Carlo Vagge. Aveva 78 anni.

Ad annunciare la sua morte il vescovo di Saluzzo monsignor Cristiano Bodo, il vescovo emerito monsignor Giuseppe Guerrini, il presbiterio diocesano, le comunità parrocchiali di Piasco e Rossana, il fratello Franco, la sorella Gina, i nipoti e i tanti amici e parrocchiani.

Don Carlo era stato ricoverato un mese fa, il 22 maggio, in seguito a una forte emorragia cerebrale. Era stato operato ma non si era più ripreso.

Nato a Genova il 7 maggio 1947, fu ordinato sacerdote il 28 ottobre 1978

Dopo l’incardinazione nella Diocesi di Saluzzo, è stato nominato dapprima co-parroco nelle parrocchie dell’alta Valle Varaita, successivamente dal 2020 al 2024 era stato co-parroco nelle comunità di Bagnolo Piemonte, Villar, Villaretto, Famolasco e svolgeva  il servizio di cappellano alla Piccola Casa del Cottolengo di Barge.

Nell’ottobre del 2024 era stato trasferito come collaboratore nelle parrocchie di San Giovanni Battista e Sant’Antonio Piasco e di  Maria Vergine Assunta e San Marco Rossana.

I parroci e i fedeli delle parrocchie i cui è stato lo ricordano come un sacerdote ricco di bontà e dal grande cuore.

Curava la preparazione delle preghiere dei fedeli per ogni domenica, le visite alle persone anziane e ammalate, spostandosi da un luogo all’altro a piedi o in bicicletta, perché non guidava l’auto.

Il prete in mezzo alla gente – lo ricorda un fedele, Pino Scali, attraverso i social – , dall’umanità silenziosa e concreta, capace di trasformare ogni incontro in un gesto di Vangelo vissuto. Per lui il prossimo non era un concetto astratto, ma aveva il volto dell’anziano che abitava solo in una borgata ormai disabitata, dell’ammalato che raggiungeva a piedi nelle frazioni più isolate di Bellino, e della valle Varaita di chi, nei lunghi inverni in montagna cercava solo qualcuno disposto ad ascoltare. Don Carlo non aveva l’auto, non guidava, ma percorreva tutta l’alta valle a piedi, con passo lento e costante, presente ovunque: non c’era baita sperduta o piccolo gruppo di case dove non fosse passato, per consolare in un lutto o condividere la gioia di una nascita, una festa, una speranza. Quando qualcuno lo accompagnava in macchina, era solo perché c’erano due messe troppo ravvicinate per arrivarci in tempo a piedi. Era un prete che stava accanto alla gente era un fratello per tutti coloro che lo hanno conosciuto”.

Don Carlo si trova nelle camere mortuarie dell'Ospedale Carle di Cuneo, dove è allestita la camera ardente.

Nel pomeriggio di domani, lunedì 23 giugno, sarà trasferito nella Parrocchia San Giovanni Battista di Piasco, dove mercoledì 25 giugno alle 10 saranno celebrati i funerali.

Dopo le esequie la salma sarà trasferita a Bra per il rito della cremazione.

I rosari saranno recitati domani, lunedì 23 giugno, alle 17.30 nella parrocchia di Rossana e alle 20.30 nella parrocchia di Piasco; poi martedì 24 alle 20,30 nella parrocchia di Sant'Antonio di Piasco.

Anna Maria Parola

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