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Attualità | 26 luglio 2025, 13:28

Variante Strada Gamba di Bosco, la Giunta albese rivede il tracciato: “Più distante dalle case, più equilibrato”

In Commissione torna la Variante 16 al Piano Regolatore: i residenti chiedono il tracciato originario, Egea pronta a cedere i terreni. Al centro, il nodo della doppia curva e della coerenza urbanistica. Lunedì 28 luglio l'incontro con il Consiglio di Amministrazione di Egea Holding

Il precedente incontro della Giunta con i quartieri di San Cassiano, Piave e Viale Masera

Il precedente incontro della Giunta con i quartieri di San Cassiano, Piave e Viale Masera

Durante la I Commissione Consiliare di Alba del 26 luglio si è tornati a discutere della proposta di variante parziale n. 16 al Piano Regolatore Generale Comunale, con particolare attenzione all'area PR3 e al nuovo tracciato viario previsto in zona Gamba di Bosco.


La variante era stata inizialmente presentata il 19 giugno presso l’APRO ai Comitati di quartiere San Cassiano, Piave e Viale Masera dal sindaco Alberto Gatto, insieme agli assessori Fenocchio e Tibaldi. Tuttavia, fu poi stralciata dall’ordine del giorno in seguito a una raccolta firme promossa dai residenti del condominio “Futura” di via Margherita di Savoia. La petizione, indirizzata alla Giunta e al Consiglio comunale, chiedeva la sospensione dell’approvazione della cosiddetta “bretellina” tra la variante Dimar e la rotonda della Vigna.

Nella Commissione del 17 luglio, la Giunta ha quindi presentato un tracciato rivisto, definito “più equilibrato”, che aumenta la distanza della strada dalle abitazioni da circa 15 a circa 25 metri. Il nuovo disegno, pur mantenendo l’attraversamento del rio Berlotto, attraversa l’area agricola con un percorso più rettilineo e promette minore impatto abitativo e migliorie nella regimazione delle acque. Il sindaco ha inoltre comunicato la disponibilità di Egea Holding a cedere gratuitamente al Comune i terreni necessari alla realizzazione della strada – decisione in attesa di ratifica da parte del Consiglio di Amministrazione della società che si terrà il 28 luglio prossimo.

Ad aprire i lavori, in data odierna, è stato Gianfranco Cassinelli, presidente del comitato di quartiere San Cassiano, che ha spiegato come l’opera sia stata voluta da tutti i residenti della zona, per la quale i comitati San Cassiano, Piave e Masera si sono spesi in prima persona.

La vicenda è nota – ha detto –: il traffico è aumentato esponenzialmente, anche a causa dell’insediamento dell’ospedale di Verduno”. Cassinelli ha riconosciuto il merito dell’Amministrazione per aver dato impulso all’iter, ma ha evidenziato alcune criticità nella soluzione proposta. In particolare, ha ricordato che era già stata illustrata ai residenti una prima ipotesi progettuale nel mese di giugno. Da questa prima versione erano emerse criticità, soprattutto da parte dei condomini Futura. In seguito, nel giro di un mese, era stata presentata una nuova ipotesi.
Tuttavia, anche su quest’ultima, in particolare per il tratto iniziale compreso tra la rotonda prevista su strada Gamba di Bosco e l’intersezione con l’ex canale Enel, è stato deciso uno spostamento sul lato opposto della viabilità. Questo ha portato a una richiesta di incontro da parte dei residenti di Gamba di Bosco. Il comitato, ora, chiede che venga ripristinato il tracciato originario nella prima parte, già accettato in precedenza.
Lo spostamento comporterebbe, secondo Cassinelli, la realizzazione di una rotonda su strada Gamba di Bosco con una doppia curva a "S" all’uscita, creando un possibile punto di strozzatura per il traffico. L’attraversamento del rio Berlotto rimarrebbe invece invariato. Si chiede quindi un raccordo che, dalla posizione richiesta, consenta di arrivare al tratto rettilineo: ciò permetterebbe di ottenere un tracciato con tre rettilinei, molto più agevole e adatto alle esigenze sia dei residenti che dei proprietari terrieri. A sostegno della richiesta, è stata consegnata una lettera firmata dai residenti della zona.


Il consigliere Reggio ha condiviso l’intervento di Cassinelli, affermando che i proprietari dei terreni confinanti si sentono svantaggiati dallo spostamento della strada, poiché perderebbero il fronte strada. Ha inoltre sottolineato che la doppia curva non sembra una soluzione ottimale e che il tracciato inserito nel Piano Regolatore vigente era frutto di una condivisione tra tutte le parti coinvolte. In queste ultime revisioni, invece, non tutti sembrano essere stati coinvolti. «L’urbanistica richiede tempo e partecipazione - ha detto - meglio fare le cose bene che in modo affrettato».

Il consigliere Paglieri ha ricordato che la soluzione precedente è quella del 17 luglio. Secondo lui, se si spostasse la rotonda prevista dal supermercato Dimar e si mantenesse il vecchio tracciato nell’ambito della proprietà Egea Holding, si potrebbe poi raccordarlo al nuovo tracciato proposto, superando così la questione dell’ambito speciale e senza toccare la previsione del vecchio Piano Regolatore.

Anche il consigliere Bolla ha sostenuto questa ipotesi, affermando che l’adozione di provvedimenti come questo deve tener conto delle esigenze di tutti, anche se è difficile mantenere un equilibrio. Ha chiesto quali siano le difficoltà ad aderire a tale proposta.


Il consigliere Marano ha ricordato che già in passato, quando era presidente di quartiere, aveva avanzato la richiesta di realizzare quella strada, esistendo anche un’interrogazione a sua firma.


Il consigliere Boeri ha sottolineato come il tracciato iniziale fosse quello su cui si sarebbe dovuto lavorare per arrivare alla versione definitiva. Ha aggiunto che non bisogna fermarsi solo al tracciato, ma considerare anche gli obblighi che Egea aveva e che oggi, secondo lui, vengono cancellati. «È vero che ci danno i terreni gratuitamente, ma non è questa la soluzione – ha detto –. Molti cittadini hanno ferite ancora aperte riguardo alla vicenda Egea. Non è necessario favorire chi oggi è diventato una multinazionale. Siamo qui per fare l’interesse della collettività».

Tripaldi ha sottolineato l’interesse diffuso per l’argomento, ricordando che l’allora presidente Rossetto aveva rassicurato sulla tranquillità della situazione, mentre stava arrivando "il terremoto". Ha definito Egea "la più grande evasione legalizzata dallo Stato italiano", facendo riferimento ai 200 milioni di euro non pagati. Ha spiegato che quando, il mese scorso, fu presentato il progetto vicino ai condomini Futura, si cercò un accordo con loro. Ha ammesso la difficoltà nel trovare un equilibrio che accontenti tutti, ma ha ribadito che ciò che deve prevalere è l’interesse pubblico.


Il sindaco Gatto ha riferito di essersi confrontato con i residenti nella settimana precedente. Ha spiegato che nella seduta del 17 luglio si era discusso il nuovo tracciato, che prevede uno spostamento dal lato sinistro al lato destro. Ha aggiunto che si stanno facendo ragionamenti su proprietà pubbliche che si trovano su quel lato, come il campo sportivo in via dell’Acquedotto.

Secondo il sindaco, avere una strada adiacente a proprietà pubbliche permetterebbe di migliorare urbanisticamente l’area. Ha inoltre spiegato che il tracciato attualmente previsto dal Piano Regolatore non può più essere realizzato, poiché passa sopra un edificio riqualificato e attualmente abitato, ed è troppo vicino al rio Berlotto. «Quello che si deve evitare – ha detto – è la costruzione di ponti per bypassare il canale ex Enel. L’unico ponte necessario è quello sul rio Berlotto. Sul canale ex Enel, invece, possiamo agire più facilmente e procedere con una tombatura».
L’assessore Fenocchio ha dichiarato che la strada avrà una velocità di percorrenza limitata e quindi la presenza di curve non costituirà un problema. Ha aggiunto che la nuova viabilità potrà alleggerire il carico della zona, oggi messa a dura da infrastrutture e un domani anche dalla presenza dell'asilo.

Bolla ha criticato il fatto che la proposta discussa sia arrivata in Commissione senza essere stata precedentemente condivisa. Ha affermato che quella attuale rappresenta una versione intermedia tra la proposta di metà giugno e quella discussa ora. «Se a metà giugno la strada doveva essere dal lato Gamba di Bosco e ora si propone dall’altro – ha detto – significa che ci sono stati ulteriori ragionamenti, ma mai condivisi con la Commissione prima di questa mattina».

Paglieri ha chiesto chiarimenti in merito alla cessione gratuita dei terreni da parte di Egea Holding: «È legata al percorso proposto nella Commissione del 17 luglio o si riferisce a un tracciato generico all’interno della proprietà di Egea Holding?»
Reggio ha osservato che manca la versione finale della proposta da portare in Consiglio Comunale e ha chiesto che eventuali modifiche vengano illustrate.

Il sindaco Gatto ha ribadito che l’Amministrazione si occupa dell’intera città e che si stanno facendo valutazioni su aree da destinare a servizi nel nuovo Piano Regolatore. Ha confermato che ci sono stati contatti con Egea Holding e con i condomini Futura in merito allo spostamento del tracciato, e che Egea Holding ha dato disponibilità a cedere gratuitamente le aree.

Bolla ha chiesto che venga messo a verbale che non ci sono problemi tecnici per realizzare il tracciato rettilineo verso strada Gamba di Bosco con curva in direzione della rotatoria della vigna, e che la disponibilità di Egea Holding a cedere i terreni gratuitamente è avvenuta dopo l’interlocuzione con i condomini Futura e a seguito dello spostamento del tracciato.

La consigliera Martini ha sottolineato che finalmente si sta ragionando sul futuro della città, valutando spazi pubblici e sviluppi urbanistici, e che gli uffici stanno tenendo conto delle criticità.
Reggio ha posto un quesito: «In urbanistica le determinazioni riguardano le aree, non i proprietari. Se concedo volumetria a un’area, non è rilevante chi sia il proprietario. Le obbligazioni non possono essere legate a una società, ma all’area stessa». Il presidente Giachetti, rispondendo a Reggio, ha confermato: «La variante precedente era stata fatta in modo non corretto; questa nuova versione è pensata per essere attuabile nel Piano Regolatore».

Reggio ha aggiunto che, se nella stesura della precedente variante strutturale c’era un’imprecisione che riportava i vantaggi all’azienda invece che ai terreni, questa potrebbe essere corretta senza cancellare tutto. Anche se legata a Egea Holding, si trattava comunque di un riconoscimento pubblico su un’area agricola.
Paglieri ha osservato che, per eliminare le anomalie, si potrebbe pensare a una variante strutturale, ma ciò potrebbe comportare dei rischi.
Bolla ha osservato che, adottando la variante a luglio, si aprirebbe un periodo di osservazioni di due mesi e il consiglio utile per l’approvazione sarebbe quello di settembre. L’ultimo consiglio utile per l’assegnazione delle risorse dell’avanzo di amministrazione è previsto a novembre. Ha evidenziato l’urgenza temporale, ma anche la necessità di lavorare con attenzione. «Meglio convocare un consiglio ad agosto – ha detto – piuttosto che approvare una proposta non ben fatta».
Tripaldi ha ricordato che si sono già svolte quattro commissioni, due incontri con i condomini Futura e numerosi colloqui del Sindaco con i soggetti interessati. «Il tempo per discuterne c’è stato – ha detto –. Non è compito della politica accontentare tutti, ma perseguire l’interesse pubblico».

Il sindaco Gatto ha concluso dichiarando che la variante parziale diventerà operativa con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale e che è già stata ricevuta la relazione ambientale dell’architetto incaricato. La variante include anche interventi riguardanti Banca d’Alba e altri progetti di interesse pubblico. «Abbiamo lavorato bene – ha detto – e continueremo a dare centralità alla Commissione Consiliare. Senza modificare le volumetrie, ci mettiamo in condizione di realizzare l’opera e svincolarci dal privato».

Il consigliere Giri si è detto contrario a ulteriori rinvii e ha invitato ad andare avanti, considerando anche le eventuali osservazioni.
In chiusura, Reggio ha  ribadito che la proposta non favorisce l’interesse collettivo, ma solo quello di una parte. La proposta di Paglieri, a suo giudizio, avrebbe potuto rappresentare una "via d’uscita indolore".

Gabriella Fazio

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