Dopo circa un anno Pontechianale torna a poter disporre di uno sportello ATM, servizio essenziale per i residenti che per turisti e villeggianti.
“È il frutto – commentano dall’amministrazione comunale - di una proficua collaborazione con Poste Italiane che ha dimostrato attenzione nei confronti del territorio e delle aree interne. I diritti di cittadinanza nelle aree montane sono diritti di tutti. Ogni volta che si riesce a garantire il mantenimento di un servizio – commentano ancora dal municipio - si fa un passo in avanti contro lo spopolamento delle nostre montagne. Non possiamo che essere estremamente soddisfatti del risultato raggiunto”.
Una considerazione: dopo la fuga in massa dalle valli cuneesi di pressoché tutti i grandi gruppi bancari sono le Poste le uniche ad investire in montagna.
Una scelta che si crede non solo e non tanto di carattere sociale, ma legata a precisi obiettivi di marketing e di business: gli spazi vuoti – come ricorda la legge fisica – non restano tali ma vengono occupati da altre entità.
Se anche la pubblica amministrazione riuscisse a fare un salto di qualità nell’ erogazione di servizi al cittadino (ora che le opportunità tecnologiche hanno reso più facile la cosa), chi vive e lavora in montagna – imprese produttive comprese - potrebbe cominciare a pensare di non essere più un cittadino di serie B. Ma il sentiero è ancora lungo e tortuoso.














