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Solidarietà | 06 dicembre 2025, 15:39

“Vorrei rivedere il mare”: Abacus realizza il desiderio di Giuseppe, 60enne malato di SLA

L’iniziativa rientra nel progetto ideato per accompagnare le persone in fase terminale verso un luogo significativo della loro vita. Non viaggi lunghi o turistici, ma momenti di grande valore: rivedere il mare, riabbracciare un figlio lontano, tornare in un posto caro

“Vorrei rivedere il mare”: Abacus realizza il desiderio di Giuseppe, 60enne malato di SLA

Una giornata di cielo limpido, il mare blu che sfuma talvolta nel viola, l’isola di Bergeggi nitida all’orizzonte, il profumo di salsedine. È in questo scenario che Abacus ODV, piccola associazione di volontariato con sede a Viola, ha realizzato l’ultimo desiderio di Giuseppe — per tutti “Peppo” — 60 anni, malato di SLA: “Vorrei rivedere il mare”.

Giuseppe aveva trascorso con la famiglia estati felici proprio su quella spiaggia. Paralizzato da anni, costretto alla sedia, alla poltrona e al letto, assistito quotidianamente dalla moglie Gioia e da un’équipe sanitaria, non poteva più affrontare autonomamente un viaggio. Ma quel desiderio, semplice e definitivo, era rimasto nel cuore: tornare al mare almeno un’ultima volta. 

Il viaggio 

All’alba, l’équipe di Abacus — il medico Carlo Muzzulini, l’infermiera del 118 Sara Nicolino, il barelliere Pierluigi Nicolino e l’autista Dino Alciati — ha preparato il trasporto con una barella speciale e un’ambulanza messa a disposizione dalla Croce Bianca di Ceva. Giuseppe è stato avvolto nel berretto e nella coperta, ha lasciato alle spalle la neve di Cuneo e ha iniziato il viaggio verso il calore della Liguria, accompagnato dalla moglie e dai due figli. Durante il tragitto, tra tornanti e brevi scambi di battute, Giuseppe ha ricordato con fierezza gli anni da marinaio nella Marina Militare, e ha sorriso quando gli è stato chiesto se avesse portato il costume. 

Il momento in riva al mare 

Arrivati a Bergeggi, la barella è stata adagiata sulla sabbia. Il sole scaldava, il mare era calmo. Giuseppe ha chiesto di togliere il berretto. Ha respirato l’aria marina. Ha ascoltato il rumore delle onde. Ha pianto un po’. Poi ha sussurrato parole che i volontari non dimenticheranno: “Ora sono sereno.” Era stanco, esausto, ma in pace. La sua famiglia gli era accanto, stretta in un abbraccio silenzioso. Per Gioia, sua moglie, è stato “un regalo immenso”. 

Il progetto “Ambulanza dei Desideri” 

L’iniziativa rientra nel progetto ideato da Abacus ODV per accompagnare le persone in fase terminale verso un luogo significativo della loro vita. Non viaggi lunghi o turistici, ma momenti di grande valore: rivedere il mare, riabbracciare un figlio lontano, tornare in un posto caro. 

«Siamo una piccola ODV — racconta Carlo Muzzulini, presidente — viviamo di donazioni e possiamo aiutare solo chi è ancora trasportabile, con un orizzonte di vita breve. Lo facciamo perché ogni desiderio, quando si avvicina la fine, diventa essenziale»

Il servizio è completamente gratuito: la Croce Bianca mette a disposizione il mezzo, mentre Abacus copre carburante, pedaggi e accompagnamento sanitario. Un gesto che restituisce dignità Per Giuseppe il ritorno a casa è stato faticoso. Ma la sua ultima frase, rivolta alla famiglia, è stata: “Potrei anche andarmene sereno. Ho fatto studiare i miei figli, ho rivisto il mare.” 

Abacus ODV invita la comunità a sostenere il progetto con donazioni o diventando volontari: perché a volte un viaggio semplice può cambiare un’intera vita. 

Email: abacus.onlus@gmail.com

PEC: abacusonlus@pec.it 

Telefono: 338 1973019

Sito web: https://www.abacusodv.it 

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