L'Associazione Commercianti Albesi e il Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero – Langhe Experience accolgono con immensa soddisfazione e orgoglio la notizia dell'iscrizione della cucina italiana nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità UNESCO, avvenuta mercoledì 10 dicembre a New Delhi, durante la riunione del Comitato Intergovernativo dell'UNESCO.
Si tratta di un riconoscimento senza precedenti: la cucina italiana è la prima al mondo ad essere inserita nella sua interezza in questa prestigiosa lista. Un traguardo che assume un significato particolare per l'albese, da sempre sinonimo di un’eccellenza culinaria apprezzata a livello internazionale. Ne è testimonianza la recente conquista della terza stella Michelin da parte del ristorante "La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti", che si affianca a "Piazza Duomo" con lo chef Enrico Crippa, confermando la capacità del territorio di esprimere una gastronomia d'avanguardia, profondamente radicata nelle usanze locali ma anche proiettata verso il futuro, sempre emblema della moltitudine di locali tipici.
«Per noi questo è un momento di particolare emozione – dichiarano il presidente e il direttore di ACA Giuliano Viglione e Fabrizio Pace e il direttore di Langhe Experience Elisabetta Grasso –. Come Associazione e Consorzio, rappresentiamo numerosi ristoranti, trattorie e attività enogastronomiche di un territorio, quello dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, già nel Patrimonio UNESCO dal 2014. L'arte culinaria e l'enogastronomia sono da sempre il cuore pulsante della nostra identità e della nostra economia. Questo riconoscimento rappresenta una straordinaria opportunità per tutto il comparto enogastronomico italiano e per le nostre colline, dove la cucina è espressione autentica di una cultura secolare, di prodotti di eccellenza e di una comunità che tramanda con passione saperi e sapori di generazione in generazione. È un sigillo di valore che rafforza ulteriormente l'attrattività turistica e premia il lavoro quotidiano di ristoratori, produttori e di tutti coloro che custodiscono e valorizzano questa eredità».














