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Attualità | 15 dicembre 2025, 14:04

Montaldo Mondovì consegna a Francesco Cozzi, ex procuratore capo di Genova, il "Sigillo di bronzo"

La cerimonia del premio, in memoria del professor Giorgio Maria Lombardi, si è tenuta lo scorso sabato 13 dicembre

Montaldo Mondovì consegna a Francesco Cozzi, ex procuratore capo di Genova, il "Sigillo di bronzo"

 “Per aver posto il sigillo della propria capacità ed impegno nel campo del diritto per la sua attività di magistrato". Con questa motivazione, lo scorso sabato 13 dicembre, il Comune di Montaldo di Mondovì ha consegnato il premio biennale “Sigillo di Bronzo” al dottor Francesco Cozzi, ex procuratore della Repubblica di Genova.

La cerimonia di consegna, moderata da Gianni Scarpace, è stata impreziosita dalla voce del soprano Serena Cozzi, del Canto al Conservatorio ‘Paganini’ di Genova, che ha eseguito l'Inno d'Italia. 

Uomo di studi giuridici e di legge, il dottor Cozzi, dopo essersi laureato alla Superba con una tesi sulla tutela penale della sicurezza del lavoro con il prof C.F. Grosso è entrato in magistratura nel 1978. È stato giudice istruttore penale fino al 1981 a Voghera e poi pubblico ministero dal 1981 al 1996 a Genova. Dal 1996 al 1998 è stato direttore dell'Ufficio rapporti con il Parlamento nel Gabinetto del Ministro della Giustizia prof G.M. Flick. In seguito ha svolto funzioni di sostituto Procuratore generale a Genova (dal 1998 al 2004) e di Procuratore aggiunto presso la Procura di Genova (dal 2004 al giugno 2010). Dopo essere stato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Chiavari ha terminato la sua carriera come Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova, dove si è dedicato, da ultimo, alle indagini sulla tragedia del ponte Morandi.

Il premio, istituito alla memoria prof. Giorgio Maria Lombardi illustre cittadino onorario, ordinario di diritto costituzionale e di diritto pubblico comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino, consiste nella riproduzione del sigillo di Tomaso, Signore di Montaldo, reperto in bronzo venuto alla luce nel corso di una campagna di scavi iniziata nel 1983 e protrattasi per vari anni svolta dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte sul colle in località Castello di Montalto di Mondovì, voluta e sostenuta dal professor Giorgio Maria Lombardi, sindaco all’epoca del Comune di Montaldo. 

L'originale sigillo trecentesco in bronzo, che reca lo stemma di Tomaso di Montaldo, é conservato presso il museo di antichità di Torino e a realizzarne la versione in ceramica è stata l'artista savonese Enrica Noceto.

Il riconoscimento viene assegnato a persona, ente o Istituzione che abbia posto il sigillo della propria capacità e impegno in uno dei settori giuridici, sociali, letterari, archeologici, archivistici, medici e farmaceutici, naturali e ambientali, artistici, musicali e politici dettagliatamente indicati nell’apposito regolamento. 

"Il dottor Cozzi - ha detto il sindaco di Montaldo Mondovì, Giovanni Balbo - è legato al nostro Comune da da un forte vincolo di amicizia, consolidato da una costante frequentazione e presenza in paese, dal 1959; è sodale e sostenitore della Comunità montaldese, era unito al prof. Giorgio Lombardi da reciproca stima ed amicizia pluridecennale. Si è sempre occupato di reati tributari, fallimentari e contro l'economia e di esecuzione penale, dal 2004 di delitti contro le fasce deboli di violenza di genere e di criminalità organizzata specie nella qualità di capo della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova".

Il dottor Cozzi dopo il pensionamento, nel 2021, è stato nominato dal Senato Accademico dell’Università di Genova Garante dell’Ateneo incarico ricoperto fino  a quest'anno. Nel 2021 è stato insignito dal Sindaco di Genova dell’Onorificenza del Grifo d’Oro e nel giugno 2023 gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica la Onorificenza al merito di Commendatore della Repubblica.

In chiusura Ada Prucca, per la Commissione Cultura rappresentata da Paola Prucca, ha letto un brano de “L’uomo che raccontava della guerra del sale” di Remigio Bertolino.

Arianna Pronestì

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