La provincia di Cuneo, e di esempi ne abbiamo davvero tanti, è, in generale, molto sensibile verso gli animali e molto attenta al loro benessere. Sono inoltre tante le associazioni, i canili privati e le persone che si occupano degli animali abbandonati. Questa premessa ci serve per raccontare una storia triste che, fortunatamente, è finita bene, grazie alla generosità di Cuneo. Il tutto inizia in Sicilia, a Ragusa, dove un cittadino scrive indignato ad una testata locale (www.corrierediragusa.it) evidenziando che, nella sua città, qualcosa "non funziona nel servizio di assistenza e cura degli animali".
Il cittadino ragusano lamenta che i proprietari o i semplici amanti degli animali, quando sono in difficoltà, non sanno a quale santo votarsi. Diamo spazio alle sue parole: "Vivo a Ragusa e lo scorso settembre, pregato da un amico, sono andato a portare da mangiare ad una cagna abbandonata che aveva da poco partorito 7 cuccioli. Arrivato sul posto ho trovato la cagna morta (era stata investita) e i cuccioli ancora con gli occhi chiusi sotto un albero di carrubo. Ho immediatamente chiamato l´ENPA (Ente nazionale protezione animali). L'operatrice ha risposto che loro non potevano fare niente. Abbiamo chiamato i vigili urbani che ci hanno risposto che loro non potevano fare niente, perchè un'ordinanza del sindaco stabilisce che possono essere ricoverati solo cani pericolosi (e 7 cuccioli non lo sono). Abbiamo infine chiamato la ditta che gestisce il canile comunale. I proprietari del canile ci hanno confermato che, non potevano assolutamente intervenire senza essere chiamati dalla polizia municipale e che effettivamente una ordinanza del sindaco vietava di prendere i cuccioli. Non siamo riusciti ad abbandonarli a morire sotto la pioggia e li abbiamo presi. Li abbiamo nutriti con latte artificiale e su 7 ne sono sopravvissuti 5. Per due mesi abbiamo cercato di regalarli a qualcuno mettendo annunci sulle TV locali e manifestini ovunque. Nessuno li ha voluti.
Alla fine disperati, tramite conoscenze li abbiamo portati in aereo in provincia di Cuneo, presso un canile privato, gestito da persone che dedicano la loro vita a quest'opera. Li abbiamo mantenuti economicamente fino a quando non li hanno tutti affidati a famiglie. Ora stanno benissimo e riceviamo foto e mail su di loro".
Il cittadino si fa alcune domande, da tutta questa vicenda: "a che cosa serve l´ENPA? Perchè il sindaco ha emesso tale assurda ordinanza? (proprio i cuccioli vengono affidati più facilmente). Perchè nel nord Italia tutto ciò non esiste?"
Non vogliamo dare risposte o tirare le conclusioni, solo, da cuneesi, siamo contenti che una brutta storia sia finita bene grazie all'impegno e alla generosità della gente di questa terra. Dove le cose quasi sempre funzionano, Enpa compresa.