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Curiosità | 15 dicembre 2016, 10:45

Legno e vapore acqueo: le lampade del borgarino Daniele Balangero conquistano tutti

Il giovane creativo, molto apprezzato alla Fiera dell'Artigianato di Milano, è stato intervistato dal Corriere della Sera e da Giancarlo Magalli in diretta su Rai2

Legno e vapore acqueo: le lampade del borgarino Daniele Balangero conquistano tutti

È appena tornato dalla Fiera dell’Artigianato di Milano, una delle principali nel mondo, pieno di soddisfazioni e soprattutto di vendite: circa 200 pezzi e l’intenzione di aprire alcuni punti vendita.

Si tratta di Daniele Balangero, giovane artigiano di Tetto Turutun Sottano, una piccola frazione di Borgo San Dalmazzo, che produce lampade rigorosamente in legno e riciclabili.

Balume, la piccola realtà creata con la sorella Lucia –che deve il nome a un gioco di parole tra il cognome Balangero e un tipo di lampada piemontese- sta acquistando, infatti, una grandissima notorietà. E questo grazie a tecnica, creatività e amore per la natura.

“Ho guardato alla tradizione, usando un materiale molto antico, ma lavorandolo in modo moderno nelle linee e usando un sistema di lavorazione nuovo, mai provato per la creazione di lampade.” Ossia col vapore acqueo: le fibre del legno vengono inumidite in modo da poter essere piegate e manipolate dalle sue sapienti mani, creando ogni tipo di forma.

Ma non solo, l’ulteriore caratteristica di questi prodotti completamente artigianali, realizzati senza solventi né vernici, è data dal fatto che sono riciclabili, compreso l’imballaggio: “la struttura è per il novanta per cento in impiallacciatura di legno, cioè in varie essenze di legno naturale, piegate col vapore, e ha una  piccola parte in ferro –spiega Daniele-. Presto, però, spero di poter usare il portalampada in ceramica e il cavo in seta.”

In questo modo, infatti, non usando agenti chimici, e un imballaggio senza plastica, davvero si realizza un prodotto di design completamente riciclabile: “ciò che arriva dalla natura può tornarci senza problemi, perché una delle mie lampade abbandonata in un prato si decomporrebbe senza provocare alcun danno. E in questo modo chi compra ha un pezzo d’arredamento che non nuoce a sé né alla natura.”

E al momento nel laboratorio artigiano è possibile ammirare venticinque modelli, tutti dalle forme geometriche morbide: “sono un viaggiatore, per cui mi ispiro a quello che vedo e che mi circonda. Quello che preferisco, però, è il design nordico, ma anche la natura e qui ho attorno ciò che mi ispira.”

Si tratta di prodotti unici acquistabili anche online, perché la volontà è quella di farsi conoscere anche attraverso la tecnologia: “Essendo una piccola realtà vogliamo dare piccoli spunti, ma usando anche il mondo digitale. Fare capire il prodotto attraverso il web, non potendolo toccare, è difficile,  ma quello che desideriamo è fare comprendere quello che c’è dietro a una creazione artigianale, che non è fatta con le macchine ma col cuore. E questo grazie anche a Lorena Ramonda, che si occupa del sito internet e dell’e-commerce. Abbiamo avuto mille visualizzazioni nel sito balume.it partecipando alla Fiera di Milano.”

E Daniele, insegnante alla Scuola d’Arte San Carlo, è stato intervistato non solo dal Corriere della Sera, ma anche da Magalli in diretta su Rai2 mentre dava prova della tecnica a vapore. Dunque piccole realtà crescono, anche grazie al mondo virtuale, e il prossimo anno Balume sarà presente nelle principali fiere internazionali dell’artigiano, a partire da quelle di Francia e Germania.  

Medea Garrone

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