/ Cuneo e valli

Che tempo fa

Cuneo e valli | 12 aprile 2011, 07:30

“Guerra e Pace” tra inni e canzoni per ricordare l’Unità d’Italia a Cuneo

Bruno Baudissone

Bruno Baudissone

La rassegna “Domeniche in Armonia”, organizzata dal settore Socio-Educativo del Comune di Cuneo in collaborazione con l’iniziativa regionale “Piemonte in Musica” e l’associazione “Musica dei Sylphes”, presenta domenica 17 aprile alle  16, in Sala San Giovanni a Cuneo, il concerto“Guerra e Pace” (i canti degli Italiani dal Risorgimento alla Liberazione). L’esecuzione è affidata all’Ensemble 2011 composto dalla vocalist torinese Cristina Rosso e dagli strumentisti Serena Aimo (flauto), Paolo Lerda (oboe), Alberto Baudissone (contrabbasso), Bruno Baudissone (pianoforte e arrangiamenti) e Nicola Campanella (percussioni). Il concerto – preceduto da una presentazione di don Aldo Benevelli - rientra nelle celebrazioni cuneesi per i 150 anni dell’Unità d’Italia (1861-2011).

Attraverso inni patriottici, canti e canzoni, gli esecutori cercano di ripercorrere il cammino storico che, dalle prime Guerre d’Indipendenza, ha portato alla Liberazione, dopo le tristi parentesi della Prima Guerra Mondiale e del Ventennio fascista con annessa Seconda Guerra Mondiale. Oggi c’è chi tende a trascurare, o a far dimenticare, l’importanza di queste musiche e di questi versi, ma l’ambiente in cui sono nati e il sentimento che li ha ispirati meritano il nostro rispetto e la nostra attenzione. Con questi canti sulle labbra e nel cuore, i nostri patrioti hanno affrontato duri sacrifici e, in molti casi, la morte ed è un dovere riproporli all’ascolto “per non dimenticare”. L’epopea risorgimentale è ricordata, dopo l’esecuzione del nostro Inno nazionale (“Fratelli d’Italia”), da alcuni canti popolari (“L’addio del volontario”, “La bandiera tricolore”, “La bella Gigogin”), insieme alle celebri (almeno un tempo…) poesie “La spigolatrice di Sapri” di L. Mercantini e “Ode a Venezia” di A. Fusinato, musicate per l’occasione da Bruno Baudissone.

Sarà riproposta anche “La bandiera”, canzone inserita nella commedia musicale “Rinaldo in campo”, scritta da Garinei-Giovannini e Modugno nel 1961 per il Centenario dell’Unità nazionale. Il primo conflitto mondiale è testimoniato dal canto alpino “Canzone del Grappa” e da due brani che sono diventati il simbolo stesso di quel periodo: “La leggenda del Piave” di E.A. Mario e “La campana di S. Giusto” di Drovetti-Arona. Gli Anni Venti sono evocati dalla canzone “Le rose rosse” (illusoria aspirazione a un periodo di pace), mentre il Ventennio fascista ci riporta alla strappalacrime (e propagandistica) “Caro papà” e a “Lili Marleen”, canzone tedesca tradotta in tantissime lingue, diventata famosissima anche in Italia, grazie alla diffusione radiofonica, durante il secondo conflitto mondiale. Il riscatto dalla dittatura, annunciato dalla popolare “Bella ciao” (canto delle mondine adottato dai partigiani), viene ricordato da tre canti – “La vigna”, “I fratelli Cervi” e “Marzo ‘45” – composti su poesie del genovese Raffaele Cile. Insieme ad altri canti del medesimo autore, furono scritti per il trentennale della Liberazione e registrati su disco dal baritono Arturo Testa.

Conclude il programma una trascrizione del celebre “Va’ pensiero” di Giuseppe Verdi, con nuovo testo di Bruno Baudissone, che inneggia alla libertà. L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento dei posti.  

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium