Sembra segnato il destino degli uffici saviglianesi del Giudice di pace. Infatti, l’Amministrazione comunale saviglianese non pare intenzionata ad avvalersi della facoltà prevista dallo schema di decreto legislativo che riordina la materia e che prevede la possibilità di mantenere tali uffici a patto che i comuni sostengano integralmente il carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio.
“Una scelta - spiegano dal Comune - che seppur dolorosa è l’unica possibile, stante le difficoltà di far quadrare il bilancio che hanno un po’ tutti i comuni compreso il nostro”.
Che l’opzione di mantenere, pagandole, le attuali sedi dei Giudici di pace non fosse percorribile lo si era capito quasi subito e le poche Amministrazioni comunali che in zona si sono pronunciate - vedasi anche il caso della vicina Fossano - l’hanno immediatamente confermato.
Nel caso saviglianese c’è poi anche da aggiungere che il trasferimento degli uffici a Saluzzo non dovrebbe rendere così complesso continuare ad avvalersi dei servizi. Le due città distano, infatti, solo 12 chilometri e la città del Marchesato non presenta problemi di traffico e parcheggio tali da scoraggiare chi vuole ricorrere contro le multe o provvedimenti vari. Insomma, tutto sommato, se tra un annetto (questi paiono i tempi necessari tra approvazione del provvedimento e riorganizzazione degli uffici) dovesse finire così, il danno non sarà così grande.
Ma andrà davvero così? Non è scontato: infatti nelle ultime settimane è ritornata prepotentemente all’ordine del giorno la questione soppressione dei tribunali e Saluzzo, da tempo, è tra quelli che dovrebbero sparire.
Se ciò fosse vero, il Giudice di pace saviglianese potrebbe essere trasferito molto più lontano, con buona pace (?) di tutti.