L’amministrazione comunale e la Parrocchia di San Donato di Barolo promuovono un incontro per ricordare Giulia e Carlo Falletti a 150 anni dalla morte della marchesa avvenuta il 19 gennaio 1864 dal titolo “Carlo Tancredi e Giulia di Barolo patrimonio della comunità”. Con la presentazione del volume di Cristina Siccardi dal titolo “Matrimonio, quel vincolo chiamato libertà”.
I Falletti sono un patrimonio della comunità di Barolo, paese dove si sono insediati verso la metà del 1200 e vi portarono il nome sino al 1864 lasciando un forte segno nel campo della viticoltura contribuendo a far nascere nelle loro cantine un nuovo vino di nome barolo e nel campo della cultura con la creazione del collegio Barolo che accolse giovani sino agli anni sessanta migliorando con confronti tra realtà diverse l’istruzione dei residenti e dei giovani che provenivano da molte parte del Piemonte.
Patrimonio della città di Torino, dove Carlo fu sindaco, con il loro impegno sociale a favore dei poveri, per il miglioramento della vita nelle carceri e patrimonio dell’Italia intera per la loro partecipazione attiva all’unità nazionale. Il marchese Carlo Tancredi, forse meno famoso rispetto alla moglie Giulia Colbert con la quale condivise un’esistenza ricca di valori lasciando una traccia significativa nella storia sociale e culturale dell’Italia del XIX secolo, conobbe alla corte di Napoleone la sua amata e visse con lei una profonda vita di carità e di dedizione verso gli altri. Il suo carattere schivo che non amava ne apparire ne primeggiare, lo portò a rifuggire dai protagonismi all’interno dell’alta società, ma con Giulia, animato da una grande fede operò nel campo della formazione dei giovani ed in particolare delle classi meno abbienti con l’intento di offrire loro gli strumenti per il riscatto ed il miglioramento sociale.
Menti aperte e profondamente innovatrici, compresero il valore dell’educazione per il progresso del popolo.
Per ricordarne l’impegno religioso e sociale si incontreranno nel castello comunale di Barolo sabato 15 marzo alle ore 16 storici e religiosi per definire, alla luce delle ultime ricerche, i contorni delle due figure che si trovano ormai ad un passo da essere celebrati sugli altari come Servi di Dio, primo passo verso la beatificazione.
Dopo l’intervento del sindaco di Barolo Walter Mazzocchi, lo storico Baldassarre Molino traccerà il percorso della famiglia nobiliare dalla loro origine conosciuta alla loro estinzione. Il dott. Andrea Angeli, consigliere dell’Opera Barolo di Torino con la quale il comune di Barolo sta predisponendo una convenzione per una proficua collaborazione nel nome dei Falletti. Suor Felicia Frascogna farà il punto sulla causa di beatificazione nella sua veste di vice postulante. Cristina Siccardi autrice del volume ci farà conoscere in modo profondo i coniugi Giulia e Carlo. Al vescovo della Diocesi di Alba mons. Giacomo Lanzetti, in visita pastorale alla comunità barolese, il compito di trarne le conclusioni.
Un’occasione da non perdere per ricordare due figure che dovrebbero essere sempre di più al centro dell’attenzione per questo territorio a cui tanto debbono per la storia dei secoli passati, ma a cui tanto gli dobbiamo se oggi il barolo è un vino in cima alle classifiche del gusto di tutto il mondo.










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