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Al Direttore | 06 marzo 2015, 20:00

"L'Alta Langa non può più essere considerata un territorio di serie B"

Ci scrive Roberto Bodrito, presidente dell'Unione Montana dell'Alta Langa

"L'Alta Langa non può più essere considerata un territorio di serie B"

Gentile Direttore,

,artedì 3 marzo si è svolto il primo Consiglio dell’anno 2015 dell’Unione Montana Alta Langa, convocato per la nomina del Revisore, individuato dalla Prefettura di Cuneo nel dottor Adriano Ippolito, che svolgerà il suo incarico per il triennio 2015-2017 presso l’Ente Montano.

Il secondo punto all’ordine del giorno aveva ad oggetto la disamina delle tematiche più pressanti che interessano il nostro territorio.

In primo luogo l’attenzione si è incentrata sulle difficoltà causate dai recentissimi eventi atmosferici dei giorni scorsi: le nevicate del 4-5-6-7 febbraio 2015 hanno avuto un’intensità di gran lunga superiore alla media storica con più di 1m di neve al di sopra dei 600m di altitudine comportando un grandissimo sforzo da parte delle amministrazioni per garantire la percorribilità delle strade comunali e la sicurezza del transito pedonale nei nostri paesi. In molti casi la neve è stata caricata e fisicamente spostata per rendere percorribili strade, piazze, accessi a case, negozi ecc.

La grande quantità di neve scesa in breve tempo sul territorio ha causato inoltre una drammatica caduta piante che ha innescato, a sua volta, moltissimi problemi alla viabilità, fornitura di energia elettrica e collegamenti telefonici e Internet, con alcuni Comuni che sono rimasti senza servizi per più di una settimana. Tutto ciò ha richiesto particolari interventi di Protezioni Civile con costi elevatissimi ma non solo: il lavoro maggiore sarà necessario nel momento in cui lo scioglimento della neve mostrerà tutte le piante rotte, per ora solo spostate da strade e linee di distribuzione elettrica e telefonica.

Particolare interesse deve essere inoltre rivolto alle piante cadute nei rii, problema che si amplificherà con le piogge primaverili. La neve non è stata la sola situazione critica per la viabilità in quanto nell’autunno e nella prima parte dell’inverno la mancata manutenzione e rifacimento della segnaletica orizzontale, con particolare riferimento alle linee che delimitano la carreggiata, hanno creato notevoli difficoltà alla circolazione, soprattutto in presenza di nebbia.

Occorre provvedere ala rifacimento della segnaletica al fine di garantire la sicurezza della circolazione, soprattutto in un territorio scosceso e spesso privo di protezioni laterali come il nostro.

La situazione dei noccioleti appare veramente drammatica con un gran numero di piante rotte e l’Unione Montana, di concerto con le associazioni di categoria, si farà carico di sottoporre alle istituzioni competente evento straordinario, richiedendo un intervento significativo.

Si apprende dai giornali che Poste Italiane Spa intende diminuire la presenza di personale su tutto ilns territorio alternando i giorni di consegna posta e le aperture degli sportelli, già drammaticamentetagliati anni fa.

L’Unione Montana, a nome di tutti i suoi cittadini, intende sollecitare Poste Italiane per avere direttamente spiegazioni senza dover leggere i giornali per cercare di capire cosa succede, richiedendo un incontro con i responsabili di zona e capire l’entità dei tagli ai servizi erogati. Il nostro territorio non può essere di "serie B" anche su questo settore e non è possibile che le aziende presentisul territorio subiscano un disservizio come quello di non ricevere tempestivamente e regolarmente la posta cartacea.

Anche sul fronte Scuole Materne la situazione non è rassicurante: a fronte di numerose situazioni in cui le scuole dell’infanzia faticano a raggiungere il numero minimo per il mantenimento della scuola, i Comuni di Albaretto Torre e Murazzano convivono da anni con un problema incredibile, troppi bimbi. Dall’anno scolastico 2012/2013 in avanti nelle scuole materne di cui sopra ci sono più di 29 bimbi iscritti con il problema che tutti i bimbi in lista d’attesa restano fuori dalla scuola perché non è mai stata concessa una seconda sezione.

Il problema? La Legge Nazione prevede che le scuole dell’obbligo siano Elementari e Medie; la Regione ha derogato sul numero minimo di alunni per scuola e/o sezione nelle zone montane relativamente alle scuole dell’obbligo... Risultato? I due Paesini di Langa per poter avere la seconda sezione della scuola materna devono avere 29 alunni in una sezione, ed una lista di attesa di 18 alunni per un totale di 47. Quest’anno Albaretto ha una sezione di 29 ed una lista di attesa di 8-9 alunni, non può ottenere la seconda sezione con il risultato che questi 8-9 alunni cambieranno scuola, ma questo succederà per sempre, anche per le elementari e le medie.

Purtroppo questo concetto non preoccupa nessuno, ma ricordo che già stiamo perdendo un sacco di famiglie che vivono in città e non nei nostri territori causa la completa assenza di asili nido; se aggiungiamo inoltre la mancata possibilità di ricevere tutti gli alunni presenti all’asilo non lamentiamoci se l’andamento demografico è negativo. La Regione ci ha comunicato che non si potrà fare molto, accadrà che poco si potrà fare... proveremo come gli altri anni a fare domanda ma questi bambini finiranno definitivamente ad Alba e Dogliani seguiti dalle loro famiglie lasciando sempre più deserto il ns territorio.

In questo panorama di servizi che vengono ridotti in misura sempre maggiore si inseriscono da una parte le riduzioni ai trasferimenti correnti dello Stato ai Comuni, i cosidetti “tagli” che vengono operati unilateralmente dallo Stato sulle nostre risorse, risorse indispensabili per finanziare i servizi che i Comuni, faticosamente, continuato a offrire a questo territorio già così pesantemente penalizzato e dall’altra, per alcuni Comuni fra i quali Santo Stefano Belbo, l’introduzione dell’Imu sui terreni agricoli con conseguente aggravamento dell’imposizione a carico dei contribuenti i quali rischiano di vedersi ridotti i servizi sul territorio.

Proprio oggi sono stati resi noti i dati dal Ministero dell’Interno relativamente alle riduzioni dei trasferimenti correnti da parte dello Stato determinati con decreto ministeriale in attuazione dall'articolo 47, comma 8 e seguenti del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 alle quali si sommano i tagli derivanti dalla cosiddetta spendig review del 2012 per importi notevolmente maggiori.

Già nel 2013 e 2014 i nostri Comuni sono stati vittime di quella che si può definire una predazione da parte della finanza centrale, ma la situazione che si prospetta in conseguenza di quanto sopra non consente una seria programmazione finanziaria che rispecchi la reale possibilità di continuare a erogare quei servizi ( manutenzione viaria, scuole, tutela del territorio, sicurezza) che permettono alla nostra gente di continuare a scegliere di vivere in Alta Langa.

L’Alta Langa non può più accettare di essere un territorio di serie B.

I cittadini dell’Alta Langa non sono certamente cittadini di serie B, sono cittadini onesti e laboriosi che con al loro opera contribuiscono, con denaro sonante, a rimpinguare le casse dello Stato, dal quale ricevono sempre meno in termini di servizi e che rischiano, pur avendone maggiore necessità in quanto area interna, di vedersi ridurre in misura sostanziale, anche i servizi (scuole, viabilità,manutenzione del territorio etc) che sono stati fino a ora assicurati dai Comuni.

L’Unione non si sottrarrà al suo compito di rappresentanza del territorio e sono pertanto in programmazione alcune iniziative, anche eclatanti, finalizzate a mettere sotto i riflettori la paradossale situazione di un territorio ricco di risorse, di eccellenze produttive, gastronomiche, paesaggistiche e culturali ma penalizzato in modo ormai non più accettabile per la nostra collettività.

I Sindaci in seno al Consiglio dell’Unione hanno manifestato l’intendimento di recarsi dal Prefetto per renderlo edotto della difficile situazione di cui sopra, con richiesta di un urgente incontro con i vertici del Governo, allo scopo di illustrare i perniciosi effetti delle scelte operate a livello centrale sul nostro territorio. I primi cittadini hanno financo manifestato la possibilità di rassegnare le dimissioni in massa per concretizzare la reale impossibilità di assicurare l’amministrazione dei Comuni e l’erogazione de servizi alla nostra cittadinanza.

Attendiamo che lo Stato ci dia delle risposte.

Grazie per l'attenzione,

Il Presidente dell'Unione Montana Alta Langha, Roberto Bodrito

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