Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune (pure sul proprio blog: http://www.tavoloassociazionicuneese.org/blog/2015/03/27/mettiamoci-la-faccia-oltre-mille-firme/) chiede agli amministratori dei comuni della Granda di scendere in campo in prima persona per chiedere il rispetto del risultato dei referendum del 2011 in cui la nettissima maggioranza degli italiani - e dei cuneesi - si è espressa per l'abrogazione dell'affidamento tramite gara dei servizi pubblici locali, e della remunerazione del capitale investito.
Il Sindaco Biolè esprime pubblicamente il suo dovere e la sua volontà di "obbedire", senza dubbio alcuno, all'evidenza della volontà popolare e di volerla formalizzare in atti amministrativi nei prossimi giorni.
"Non è una questione di opinione o appartenenza politica: si tratta di scegliere se rispettare il proprio mandato di rappresentante pro-tempore oppure no. E, nel primo caso, il nostro dovere è quello dettato dal primo articolo della Carta Costituzionale la quale come Sindaci giuriamo di rispettare fin dall'insediamento: la sovranità popolare, che trova la sua più compiuta espressione nella democrazia diretta e quindi nell'istituto referendario", afferma Biolé.
"Nel concreto la richiesta di convocare l'Assemblea plenaria dei Sindaci dell'ATO è logica e necessaria viste le decisioni che sono in ballo nei prossimi mesi e le loro ripercussioni negli anni a venire. Se infatti, lo "Sblocca Italia" impone agli ATO di determinare entro la fine di settembre 2015 la forma gestionale da applicare al territorio di competenza, una scelta così vitale deve essere discussa e condivisa da tutti i Sindaci, nel rispetto delle elementari regole democratiche!"












