Sarà l'alta preoccupazione dovuta alla mancanza di commesse estere e regionali, sarà la notizia del ricorso alla cassa integrazione ordinaria per ogni venerdì a partire dall'8 maggio, sarà che questa scelta aziendale riguarda tutti i reparti operativi di Alstom, resta il fatto che l'assemblea indetta per oggi, 10 aprile, da tutte le sigle Rsu Uilm, Fim, Fiom, Fismic e Anqui è stata tra le più partecipate di sempre nella città del pendolino.
L'assemblea indetta per oggi, si è svolta questa mattina dalle ore 9 alle 10 per il primo turno e continuerà per il secondo turno dalle 21 alle 22 e dalle 22 alle 23 per il terzo turno. Durante l'incontro di stamane le segreterie provinciali hanno incontrato gli operai e gli impiegati per spiegare lo studio e la strategia aziendale che hanno portato a questa scelta, una scelta sicuramente spiacevole, ma tra le meno dolorose tra le opzioni valutate per tutti i dipendenti. Si è ribadito il fatto che la piattaforma del pendolino, punto d'eccelllenza saviglianese, è in una fase di stallo del mercato, con pochissime commesse perlopiù estere che al momento non riguardano Savigliano. E' stato inoltre rimarcato il fatto che non si possa continuare a pensare di sussistere solo con i (pochi) treni regionali e la manutenzione.
Smentite, invece, le voci che invitano i (troppi?) impiegati a diventare operai: si è trattato di un appunto in fase di trattativa tra sindacati e aziende, una strada subito scartata dall'opzione della cassa ogni venerdì.
Intanto nella giornata di ieri, 9 aprile, i segretari delle sigle Alstom hanno chiesto un incontro con il Presidente Chiamparino e la giunta regionale dove erano però presenti solamente l'Assessore alle attività produttive Giuseppina De Santis e l'Assessore al Lavoro Gianna Pentenero con un rappresentante all'assessorato ai Trasporti, in assenza di Francesco Balocco.
Durante l'incontro si è portata a conoscenza la giunta dell'attuale situazione dell'azienda saviglianese ed è stato chiesto un lavoro di sinergia tra governo e stabilimento, con una giusta equità di bandi regionali da spalmare sul territorio delle aziende costruttrici.













