Presentata venerdì mattina a Torino nella sala stampa della Regione,l’ottava edizione della Festa Nazionale dei Borghi Autentici d'Italia, in programma quest’anno a Saluzzo, alla ex caserma Musso, da giovedì 25 a domenica 27 giugno.
Quattro giorni in cui si troveranno i rappresentati dei vari borghi italiani iscritti all’associazione, in una festa che sarà espressione delle caratteristiche culturali e delle tematiche più identificative della rete dei borghi, come la sostenibilità, lo sviluppo di qualità territoriale, i progetti pilota, la partecipazione attiva.
Presente a Torino, il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni che ha esplicitato il forte legame di amicizia tra Saluzzo e il Bai, da cui la città ha tratto spunti culturali e innovativi, condividendo la linea di sviluppo che gioca intorno ai rapporti umani nei borghi dove c’è ancora qualità di vita, da vivere e da proporre nell’offerta turistica.
Ha portato l’esempio di Melpignano, il paese del Salento, gemellato con Saluzzo nel progetto Borghi della felicità (partito con l’Amministrazione Allemano presente in sala stampa nelle vesti di consigliere regionale) "Un paese che ha saputo fare un grande lavoro sulle tradizioni e sulla cultura popolare, modello vincente che proveremo a seguire con le forze che abbiamo. Noi ci crediamo le agenzie cultuali ci credono, la Regione anche".
Il programma, descritto dall’assessore alla cultura Roberto Pignatta, ha evidenziato l’alternanza nelle giornate dei Borghi autentici, di momenti di confronto politico amministrativo, di incontro di culture gastronomiche, di eventi musicali. Tra questi, la serata inaugurale con il concerto della Grande Orchestra Occitana che darà il via al Festival culturale occitano “Occit’Amo”, un calendario di 30 tappe musicali nei comuni delle Terre del Monviso e Valli occitane, che i concluderà a novembre a Saluzzo.
La sera di venerdì 26 giugno, i Carmina Burana con la partecipazione di cori e dei Polifonici del Marchesato. La serata conclusiva, vedrà sabato 27 giugno, il concerto di pizzica salentina con l’ ensemble Orchestra popolare Notte della Taranta, che chiude il famoso Festival a Melpignano.
Alla ex caserma Musso ci saranno stand di rappresentanza di varie regioni italiane, dalla Puglia al Friuli, dall'Abruzzo alla Sardegna, oltre al Piemonte. Ogni delegazione proporrà degustazioni e piatti della tradizione locale: la festa di quest'anno sarà all'insegna dello street food dei borghi, con la sfida della certificazione di eco-festa.
La Festa sarà anche l’occasione di far conoscere l’associazione in Piemonte ha concluso Pignatta parlando di Comunità di cambiamento, l’esito del progetto pilota Borghi della felicità a cui Saluzzo ha partecipato: significa che soggetti individuali o collettivi si mettono in gioco superando la loro individualità in interfaccia con l’Amministrazione, per cercare di migliorare con responsabilità la vita nel proprio borgo. Saluzzo C-lab, laboratorio di idee e di confronto è tra ciò che si è messo in moto a Saluzzo per una comunità di cambiamento.
Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, presidente del Bai: "un momento di festa che vedrà l’interessante incontro tra la musica occitana e salentina, nell’auspicio di future collaborazioni. Scopo: incontrarsi , degustare specialità tipiche di varie parti d’Italia, fare cultura, dibattito e confronto sui nostri progetti: le comunità di cambiamento, le comunità ospitali, relativamente alle quali verrà presentato un libro di 36 racconti di chi ( tra cui Saluzzo) porta avanti nuovi modelli di sviluppo locale. Le comunità ospitali hanno un obiettivo, ha concluso il presidente Bai: far diventare comunità le destinazioni turistiche e residenziali."il turista che arriva a Saluzzo, deve sentirsi un cittadino temporaneo".
Nella festa, vetrina importante a livello nazionale ha aggiunto l’assessore alla promozione del territorio Attilia Gullino, si è riusciti a coinvolgere anche la città, che nella logica della comunità ospitale è responsabile dell’accogliere e di dare giuste risposte a ciò che cerca il visitatore.
Un plauso a Saluzzo dall’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi. L'Ente ha creduto e sostenuto l’evento Bai come il Festival culturale occitano nell’ambito del Progetto Terre del Monviso e Valli Occitane: un esempio da proporre, per la capacità di fare promozione culturale e territoriale insieme, lavorando sulle specificità del territorio occitano, dall’agroalimentare, alle tradizioni artigianali, all’espressione musicale e facendo l’esperienza del sistema di rete nella promozione turistica del territorio che sarà coordinata da Paolo Verri, già curatore della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Per info e programma www.borghiautenticiditalia.it, www.saluzzoturistica.it













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