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Politica | 30 agosto 2016, 11:28

Lega Nord, cene e incontri per recuperare gli “ex”

A Saluzzo incontro conviviale tra Molinari, Sacchetto e Mellano. Il segretario cittadino Tesio: “Solo un ritrovo estivo tra amici programmato da tempo”. Ma si sa che nel Carroccio cuneese i “salviniani” affilano le armi

In primo piano seduti Claudio Sacchetto, ex assessore regionale all'Agricoltura e il segretario nazionale del Carroccio piemontese Riccardo Molinari

In primo piano seduti Claudio Sacchetto, ex assessore regionale all'Agricoltura e il segretario nazionale del Carroccio piemontese Riccardo Molinari

Che ci facevano, giovedì scorso, attovagliati al ristorante “Rododendro” di piazza Cavour a Saluzzo maggiorenti vecchi e nuovi della Lega Nord?

La risposta del segretario saluzzese del Carroccio, Gianni Tesio, è politicamente disarmante: “Una simpatica cena estiva tra amici programmata da tempo”.

Difficile credergli, visto che – oltre a Tesio nelle vesti di anfitrione - tra i tredici commensali c’erano il segretario nazionale della Lega Piemont, Riccardo Molinari, il responsabile degli Enti Locali, Roberto Mellano (ex assessore provinciale e sindaco di Envie) e l’ex assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto.

Grandi assenti l’ex capogruppo in Provincia Paolo Demarchi e il consigliere comunale saluzzese Domenico Andreis.

Un incontro conviviale, verrebbe da pensare, per rinserrare le fila di quella parte del Carroccio provinciale che non guarda con particolare simpatia allo strapotere della capogruppo regionale Gianna Gancia. Ma anche quest’ipotesi non è del tutto plausibile, visto che uno dei posti a tavola era occupato da un uomo che si dice essere legato da amicizia personale con il senatore Roberto Calderoli e, di riflesso, con la di lui signora. Tra gli altri anche un militante leghista saluzzese della prima ora, Roberto Manino, consigliere comunale negli anni ’90 insieme all’ex parlamentare Guido Rossi.

Proprio questo aspetto induce a pensare che più che una congiura “anti Gancia” sia in atto, nella Lega provinciale, un’operazione di recupero di quanti, nel corso degli anni, erano stati allontanati (o si erano allontanati motu proprio) dal cosiddetto “Cerchio magico” cuneese.

Tra coloro che la direzione nazionale ha reintegrato nei mesi scorsi c’è infatti l’ex segretario provinciale, Stefano Isaia, che aveva fatto le valigie dopo l’esclusione di Sacchetto dalla lista regionale per spianare la strada a Gianna Gancia.

La presenza più interessante alla cena, quella che ha dato adito ai maggiori interrogativi, è stata comunque quella di Sacchetto. Sedotto, ma poi abbandonato da Enrico Costa, dicono che l’ex assessore regionale sia da qualche tempo oggetto di un serrato corteggiamento da parte dell’europarlamentare forzista Alberto Cirio.

La sua partecipazione al convivio rimescola le carte e lascia presagire una sua volontà di ridiscendere nell’agone. Non fosse altro per avere ragione di una estromissione che lo stesso Molinari non ha esito a bollare – parafrasando Calderoli – come una “porcata”.

Questa sera, martedì, si riunisce a Cuneo il direttivo provinciale presieduto dal segretario provinciale Giorgio Maria Bergesio. Ufficialmente si parlerà dei prossimi appuntamenti di partito, tra cui la festa provinciale che si terrà a Saluzzo venerdì 23 settembre alla presenza del segretario federale Matteo Salvini. Informalmente, lo stato maggiore del partito cercherà di interpretare il menù del “Rododendro”, per sincerarsi che non siano stati preparati piatti indigesti per l’attuale dirigenza cuneese.               

Giampaolo Testa

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