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Attualità | 29 maggio 2017, 14:32

Calano le ore di cassa integrazione in provincia di Cuneo, -25% rispetto al primo quadrimestre del 2016

Il Piemonte rimane la seconda regione per numero di ore richieste, dopo la Lombardia

Calano le ore di cassa integrazione in provincia di Cuneo, -25% rispetto al primo quadrimestre del 2016

In Italia, nel 1° quadrimestre del 2017, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, le ore di cassa integrazione richieste sono state 129.068.488, in diminuzione del 43,1% rispetto allo stesso quadrimestre del 2016.

Fa meglio il Piemonte, la cui richiesta è stata di 16.919.995 ore, in calo del 56,8% (-9,1% ordinaria, -65,6% straordinaria, -31,8% deroga).

Nel primo quadrimestre dell’anno i lavoratori piemontesi mensilmente tutelati sono stati 24.882, in diminuzione di 32.671 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il Piemonte è la seconda regione per numero di ore richieste, dopo la Lombardia.

Confrontando i dati del primo quadrimestre 2017 con il primo del 2016, l’andamento delle ore nelle province piemontesi è stato il seguente: Biella +49,9%, Asti +48,7%, Vercelli +7,2%, Verbania -14,9%, Cuneo -25,9%, Novara -31,8%, Alessandria -35,5%, Torino -68,6%.

Torino, con 9.867.455 ore, scende considerevolmente, ma è ancora la città più cassaintegrata d’Italia, seguita da Roma e Milano.

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra primo quadrimestre 2017 e 2016, è stata la seguente: Industria -63,5%, Edilizia +33,3%, Artigianato -27,2%, Commercio +42,1%, Settori vari -100%, per un totale di -56,8%.

“Si consolida il dato relativo al calo di ore di cassa integrazione in Italia e in Piemonte. Si tratta indubbiamente di un trend positivo, che va incrociato con le assunzioni, le cessazioni e le richieste di indennità di disoccupazione. Per aiutare la ripresa sarebbe importante procedere ad investimenti pubblici, finalizzati alla realizzazione di opere utili alle comunità, alla tutela dell’ambiente, alla messa in sicurezza del territorio e degli edifici. Bisogna, inoltre, insistere in Europa per archiviare le politiche di austerità, che hanno provocato tanti danni in alcuni Paesi, tra cui il nostro, e tanti vantaggi e surplus commerciali ad altri, a cominciare dalla Germania”- ha dichiarato Gianni Cortese segretario generale Uil Piemonte.

redazione

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