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Attualità | 08 aprile 2018, 10:32

Presentato a Cuneo “Avevo un fazzoletto azzurro”, opera della scrittrice albese Franca Benedusi

Ha presieduto i lavori Giovanna Tealdi, presidente di Donne per la Granda, l’Associazione culturale organizzatrice dell’evento con il Comune di Cuneo nell’ambito di “8 marzo e dintorni”

Da sinistra Vera Anfossi presidente PromoCuneo, Franca Giordano Assessore di Cuneo, Franca Benedusi autrice e Giovanna Tealdi presidente Donne per la Granda

Da sinistra Vera Anfossi presidente PromoCuneo, Franca Giordano Assessore di Cuneo, Franca Benedusi autrice e Giovanna Tealdi presidente Donne per la Granda

Venerdì 6 aprile 2018 a Cuneo, nel Salone d'Onore del Municipio, è avvenuta la presentazione del romanzo “Avevo un fazzoletto azzurro” della scrittrice albese Franca Benedusi, considerata la Beppe Fenoglio al femminile per i suoi libri ambientati nelle Langhe durante la lotta partigiana.

Ha presieduto i lavori Giovanna Tealdi, presidente di Donne per la Granda, l’Associazione culturale organizzatrice dell’evento con il Comune di Cuneo nell’ambito di “8 marzo e dintorni”.

Avevo un fazzoletto azzurro, ambientato nella Seconda guerra mondiale e collegato alla lotta partigiana, fin dal titolo ci fa conoscere qualcosa che molti ignoravano sui partigiani che, a seconda dell’orientamento politico, portavano al collo un fazzoletto di colore rosso o azzurro o verde.

Questo settimo romanzo di Franca Benedusi, che sa raccontare episodi anche crudi avvenuti nel contesto della lotta di Liberazione con una sensibilità ed una delicata capacità descrittiva tutta femminile, è anche un prezioso ritratto delle donne e della gente della nostra terra di Langa” ha detto Giovanna Tealdi.

Questo romanzo narra storie d’amore e di conflitti, tragedie immense e drammi familiari che si mescolano tra passato e presente, guerra e pace, Langhe ed Argentina.

La vicenda è ambientata in terra di Langa, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco e, particolarmente, nel territorio di Mombarcaro, la vetta delle Langhe, il comune più alto sul livello del mare, a 896 metri.

Territorio dell’Alta Langa Montana, luogo ricco di fascino, tra immagini di colline con le nebbie mattutine e di campanili svettanti verso il cielo.

Sono questi i luoghi in cui l’autrice Franca ha trascorso la sua infanzia, nella borgata Lunetta.

Questo romanzo è un prezioso ritratto delle donne e della gente della nostra terra di Langa, gente ospitale e generosa, povera ma sempre pronta a dividere il poco cibo di cui disponeva con i partigiani e con tutte le persone che si trovavano in difficoltà e che bussavano alla loro porta.

E’ in questo ambiente generoso che Maura e suo nonno Mario intraprendono un viaggio a ritroso nel tempo, un percorso lungo che va dal 1943 al 2015.

E’ una lettura su altri tempi, altri luoghi ed altri valori, oggi quasi dimenticati, tempi ricchi di amore e di bellezza, che fanno ormai parte della storia della nostra gente e della nostra terra cuneese.

L’evento è stato allietato da tre giovani artisti, Monica Punzi che ha letto magistralmente alcuni brani del romanzo, Saverio Giri al flauto e Francesco Rista alla chitarra che hanno allietato il pubblico con piacevoli brani musicali di celebri autori.

c.s.

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