L’assessore piemontese all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, è soddisfatto, perché i dati sull’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020 della Regione sono confortanti. Infatti, al 25 maggio scorso erano stati attivati 940 milioni di euro (l’86% del totale) e finanziati 115 bandi. Alla stessa data, delle risorse messe in circolo erano stati erogati 188 milioni di euro (il 17,5% dei finanziamenti totali del Psr e il 20% dell’attivato).
Di conseguenza, con questi numeri, viene confermato il superamento, con sette mesi di anticipo, rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2018, della soglia che scongiura il disimpegno automatico dei fondi. Quindi, non c’è nessun pericolo di dover restituire i soldi all’Unione Europea.
“Se si considera - dice Ferrero - che il Piemonte è partito con un anno di ritardo, mi sembra un buon risultato. I numeri dimostrano l’impegno dell’Amministrazione regionale nell’attuazione del Psr per l’importanza che lo stesso riveste a favore dell’agricoltura piemontese e per l’inesistenza del rischio di dover restituire le risorse alla Ue. Un risultato che è stato possibile raggiungere anche grazie al senso di responsabilità e allo spirito di collaborazione di gran parte degli attori in campo”.










