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Attualità | 01 aprile 2019, 13:45

Resta in vigore lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi in tutto il Piemonte

Ieri (31 marzo) si è chiuso il periodo di divieto di abbruciamento di residui vegetali stabilito dalla legge regionale. Ma per i boschi e i pascoli del Piemonte, e per tutte quelle zone a ridosso di essi (entro una distanza di 100 metri) poter accendere qualsivoglia tipo di fuoco, bisognerà attendere la revoca dello stato di massima pericolosità incendi boschivi

Operatori Aib e Vigili del fuoco in azione

Operatori Aib e Vigili del fuoco in azione

Si è chiuso ieri – 31 marzo – il periodo di divieto di “abbruciamento di materiale vegetale”, previsto dalla legge regionale in materia di incendi boschivi.

La normativa, come avevamo avuto modo di scrivere nel dettaglio, stabilisce che, ogni anno, dal 1° novembre e sino al 31 marzo dell’anno successivo, su tutta la regione non si potranno accendere fuochi, anche se controllati, per bruciare materiale vegetale.

Una misura che ha una duplice chiave di lettura: sia la prevenzione degli incendi boschivi, che la tutela della qualità dell’aria, “con la riduzione della percentuale di polveri sottili”.

Il provvedimento, adottato dal presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino, era giunto in seguito all’approvazione del Piano sulla qualità dell’aria nel Bacino Padano.

La legge prevede dunque che, dal 1° aprile al 30 settembre, si possano accendere fuochi per lo smaltimento di residui vegetali o per motivi legati alla tradizione culturale.

Il grande periodo di siccità che sta attanagliando il nostro territorio, però, cambia completamente gli scenari normativi.

Su tutto il territorio della Regione, infatti, è ancora in vigore lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi. Ciò comporta che, entro una distanza di cento metri “dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi”, sono vietate tutte quelle azioni che “possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio”.

Le ricordiamo, riportando quanto reperibile sul sito della Regione: “accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lampade cinesi, o compiere ogni altra azione operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio”.

Sui territori del Piemonte lontani dalle zone boschive, arbustive e pascolive si potrà procedere con l’abbruciamento di materiale vegetale a partire da oggi. Non lo stesso sarà per i boschi e i pascoli del Piemonte, e per tutte quelle zone a ridosso di essi (entro una distanza di 100 metri).

Qui, per poter accendere qualsivoglia tipo di fuoco, bisognerà attendere la revoca dello stato di massima pericolosità incendi boschivi.

Gli organi preposti, infatti, ricordano di prestare la massima attenzione, considerato il lungo periodo di assenza di piogge e le condizioni del terreno. È indispensabile segnalare immediatamente al numero unico per le emergenze 112 ogni situazione sospetta o di potenziale rischio, per garantire un rapido intervento di Aib e Vigili del fuoco.

Nicolò Bertola

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