Dei tanti lussi di cui l’italiano medio non riesce a fare a meno, troviamo sicuramente la vacanza annuale lontano da casa. Ha senso a pensarci: spesso la possibilità di fare un viaggio è l’unica cosa che ci permette di sfuggire per qualche giorno al logorio della vita moderna (citando una famosa pubblicità) e soprattutto a sopportare meglio il tran tran quotidiano fatto di lavoro, studio e impegni gravosi.
Purtroppo, dato che rientra nei lussi, dobbiamo fare i conti con le nostre finanze, soprattutto in un periodo storico così difficile come quello che stiamo vivendo in questi giorni. Sempre più persone si chiedono se riusciranno a fare una vacanza, anche solo di qualche giorno, considerato poi che i costi aumentano drammaticamente se parliamo di una famiglia.
È per forza necessario accontentarci di qualche giorno alla spiaggia vicina o in campagna? O forse è ancora possibile, spendendo poco, viaggiare e visitare addirittura l’estero?
Ne parliamo in questo piccolo approfondimento.
I costi associati al viaggiare
Per capire esattamente quanto tassativo può essere un viaggio, è necessario individuare tutti i costi che potremmo dover affrontare. Per fare questo, andiamo a dividere le nostre mete in tre principali gruppi.
Iniziamo con i viaggi nazionali: le grandi città sono famose per i loro prezzi proibitivi, i quali aumentano in base alla metropoli che andremo a visitare. È necessario anche considerare stagione e affluenza di turisti, ma in generale in Italia non ci sono costi extra da considerare al momento di stilare i conti, se non quelli relativi al viaggio.
Viaggiare in macchina infatti, tra carburante e casello autostradale, può facilmente costare quanto un biglietto economico per un aereo internazionale, ma di solito non ci facciamo caso in quanto non è così immediata come spesa.
Il secondo tipo di viaggio è quello all’interno dell’Unione Europea. Naturalmente visitare una metropoli straniera ha i suoi costi, ma non più di quanto costi passare qualche giorno a Roma o Firenze. Non ci sono inoltre costi accessori, in quanto è sufficiente detenere una carta di identità per poter visitare la maggior parte di queste nazioni, il che è un sollievo soprattutto per le famiglie.
Nel terzo tipo, infatti, troviamo i viaggi fuori dall’UE. Questo insieme è gigantesco poiché i costi possono aumentare significativamente in base alla nostra destinazione, ma in genere è bene ricordare due dei costi accessori.
Il primo è quello legato al passaporto: questo documento, fondamentale per viaggiare fuori dall’Unione Europea, arriva a costare tranquillamente più di 100€. Se un’intera famiglia dovesse sostenere questa spesa, contando cinque individui, solo la richiesta del passaporto potrebbe costare più del viaggio stesso.
Un secondo documento spesso necessario (ma in questo caso la politica cambia di paese in paese) è il visto turistico. Sebbene un tempo fosse più difficile ottenerlo e si dovesse aspettare molto tempo oltre che affrontare la burocrazia, oggi è possibile richiederlo (nella maggior parte dei casi) direttamente online, ricevendolo nella casella email nel giro di pochi giorni o addirittura ore. Il costo, in questo caso, cambia di paese in paese, ma è in genere molto più basso rispetto a quello del passaporto.









![Daniela Balestra neo presidente di Confartigianato Cuneo: “Guardiamo al futuro con slancio investendo su competenze e connessioni” [VIDEO] Daniela Balestra neo presidente di Confartigianato Cuneo: “Guardiamo al futuro con slancio investendo su competenze e connessioni” [VIDEO]](https://www.targatocn.it/fill/90/90/fileadmin/archivio/targatocn/CONFARTIGIANATO_ALBA_04_DANIELA_BALESTRA_Ph_Guazzone.jpg)



