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Ambiente e Natura | 15 luglio 2020, 13:00

Torna accessibile la Grotta di Rio Martino, a Crissolo, ma solo su prenotazione e con accompagnatore: le precauzioni da seguire

Le escursioni si svolgeranno tutti i sabati e le domeniche nei mesi di luglio e agosto, e nei primi due weekend di settembre, fino al 13. È indispensabile prenotarsi presso l’ufficio turistico del paese. I gruppi affiancati dagli esperti di Vesulus

La grotta di Rio Martino di Crissolo

La grotta di Rio Martino di Crissolo

È tornata accessibile al pubblico da domenica (12 luglio) la Grotta di Rio Martino di Crissolo.

Dichiarato di interesse comunitario dall’Unione europea, il sito speleologico rappresenta una delle principali attrattive del territorio crissolese e della Val Po, per la sua importanza naturalistica e geologica. Centinaia i visitatori che ogni stagione si addentrano nei meandri del Rio Martino, perlomeno nel suo primo ramo, quello inferiore, che conduce sino alla sala della cascata del Pissai.

Di qui in poi, infatti, l’escursione lungo il ramo superiore è possibile solo per persone esperte, con l’ausilio di imbraghi e attrezzatura speleo.

Già l’anno scorso l’accesso alla grotta era stato regolamentato, per evitare la diffusione delle spore di un fungo osservato all’interno della grotta, innocuo per gli esseri umani ma che può essere dannoso per le almeno sette diverse specie di pipistrelli presenti all’interno della cavità ipogea.

Quest’anno, alle norme a tutela dei chirotteri si aggiungono le disposizioni emanate dal Comune in materiale di emergenza epidemiologica da Covid-19.

È infatti prevista la possibilità di effettuare visite all’interno della grotta solamente avvalendosi di accompagnatori qualificati. La Pro loco di Crissolo, in collaborazione con l’Associazione Naturalistica Vesulus, organizza quindi per il periodo estivo un calendario di visite guidate, per scoprire in tutta sicurezza questo gioiello.

Le escursioni si svolgeranno tutti i sabati e le domeniche nei mesi di luglio e agosto, e nei primi due weekend di settembre, fino al 13. È indispensabile prenotarsi presso l’ufficio turistico di Crissolo (che risponde al numero 371.4126266), entro il giorno precedente la data dell’escursione.

Eventuali altre escursioni potranno essere prenotate su richiesta, sempre per un numero minimo di cinque partecipanti. I gruppi saranno composti da un minimo di cinque e un massimo di quindici partecipanti. L’età minima per la partecipazione è di 7 anni, e i bambini fino a 12 anni devono essere accompagnati dai genitori.

Costo dell’escursione guidata: 11 euro a persona, ai quali vanno aggiunti 4 euro (cadauno) per il noleggio di casco e pila frontale, se il partecipante ne è sprovvisto. L’equipaggiamento richiesto è composto da guanti e berretto in pile, maglia in pile, giacca antipioggia, scarpe antiscivolo.

La riapertura per la stagione estiva – spiegano dal Parco del Monviso – arriva dopo la messa in sicurezza del percorso speleologico e dopo aver stabilito le modalità di fruizione turistica della cavità ipogea”.

Le precauzioni da rispettare

Le istruzioni per l’accesso alla grotta sono state rese note direttamente dal Parco del Monviso.

“Ogni visitatore dovrà seguire, eventualmente con l’assistenza degli accompagnatori, una procedura per pulire a fondo le suole delle calzature utilizzate per l’escursione in grotta, spazzolandole in modo da far cadere eventuali zolle di terra e spruzzandole con alcool prima di riporre le scarpe all’interno di un sacchetto annodato.

Chiunque accederà alla grotta dovrà quindi essere dotato di un secondo paio di calzature, oltre a quelle con cui effettuerà l’escursione: per comodità, il ricambio potrà essere lasciato anche in paese, ma è necessario evitare di risalire sui mezzi di trasporto con le stesse calzature usate nella grotta.

Giunti a casa, i visitatori dovranno inoltre tenere le calzature usate nella grotta in ambiente caldo per almeno una settimana, esponendole in posizione assolata e girate in modo che le suole siano esposte al sole, e di lavare i vestiti utilizzati nella visita, possibilmente a 60 gradi per almeno 20 minuti. In caso di lavaggio a temperatura inferiore, i vestiti dovranno essere messi ad asciugare al sole e non ritirati per almeno una settimana”.

Per sapere di più: la grotta

La Grotta di Rio Martino sorge a 1.530 metri di altitudine, sulle pendici della Rocca Grané, accessibile dal ristorante “La Spiaggia” di Crissolo o dal ponte di Riondino.

Ricca di concrezioni calcaree, questa cavità ipogea si è formata per l’azione erosiva delle acque dei torrenti subglaciali raccolte in fondo ai crepacci del grande ghiacciaio che ha formato la Valle del Po.

Complessivamente è lunga 3.200 m, circondata da sale, pozzi, e gallerie collegate tra di loro di difficile passaggio. Solo il ramo inferiore (lungo 530 m), che termina con la cascata del Pissai, alta oltre 40 metri, è privo di grandi difficoltà ed è in parte attrezzato con passerelle che facilitano la visita anche ai visitatori meno esperti.

Nella grotta è possibile incontrare numerosi invertebrati e almeno sette diverse specie di chirotteri la utilizzano per il letargo invernale: tra le varie specie di pipistrelli, la più numerosa è il Barbastello, specie tipica degli ambienti forestali maturi, con circa 200 individui ma sono state osservate anche decine di altri esemplari tra Vespertilio smarginato, Vespertilio maggiore e Pipistrellus sp.

Ni.Ber.

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