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Attualità | 09 agosto 2020, 11:38

Fratelli d'Italia Cuneo: "Un errore non tenere la Fiera del Marrone"

Riceviamo e pubblichiamo

Fratelli d'Italia Cuneo: "Un errore non tenere la Fiera del Marrone"

Delusione ed amarezza per una scelta totalmente inaspettata da parte del Comune di Cuneo, che ha deciso di rinunciare all’importantissima Fiera del Marrone, conosciuta e apprezzata in tutto il Piemonte, inizialmente prevista per il prossimo ottobre 2020. La decisione ci lascia allibiti: oltre all’inevitabile danno economico e d’immagine, passa purtroppo un messaggio grave e triste per l’intero territorio provinciale: la giunta decide senza aver chiesto al consiglio di esprimersi. Ma allora il consiglio non conta proprio più nulla? Sarebbe certo stato fondamentale garantirne lo svolgimento, forse in una versione differente e ripensata; sicuramente, annullarla è stata una scelta stolta e poco lungimirante. Quest’anno a Cuneo si sono persi tanti appuntamenti primaverili, dal Mercato Europeo alla Fausto Coppi. A questi, si unirà ora la Fiera del Marrone, in una decisione che colpisce profondamente, perché si tratta di un evento da sempre caratterizzato da vendite all’aperto, in totale sicurezza e con modalità molto simili a quelle del mercato che si svolge settimanalmente, ogni martedì, in Piazza Galimberti. Oltre al danno, poi, la beffa: in contemporanea alla scelta del Comune di Cuneo, l’amministrazione di Alba, evidentemente ben più attenta alle esigenze della propria città e in maniera lungimirante, ha comunicato come la Fiera del Tartufo si terrà in un formato rivisto ed innovativo, nel totale rispetto della normativa contro la diffusione del coronavirus. Questo è certamente l’esempio più lampante di una provincia a due velocità, con Alba che conferma 9 settimane dedicate al tartufo e Cuneo che rinuncia agli appena 3 giorni del “Marrone”. Tutto ciò si traduce in migliaia di presenze turistiche in meno, con un impatto devastante sulla città e sull’intera provincia. Già un paio di anni fa avevamo lanciato un grido d’allarme, rilevando come il Sig. Sindaco e la sua maggioranza apparivano privi di progettualità su come rilanciare l’economia del territorio, perdendo anche, dopo 42 anni, una manifestazione simbolo come la Grande Fiera d’Estate. In questo caso il Covid-19 non ha colpe. Un ennesimo schiaffo all’economia locale.

Massimo Garnero

Alberto Coggiola 

lettera firmata

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