Dopo aver proclamato lo stato d'agitazione i lavoratori dell'Engie Service, società che si occupa della manutenzione all’interno dello stabilimento Alstom di Savigliano, hanno incrociato le braccia nella giornata di ieri, sabato 19 marzo.
L’oggetto della contestazione è stata la scelta della società, che opera per conto di 47 siti del colosso francese in tutta Europa, del cambio di orario per circa 20 lavoratori, con il sabato a scorrimento e pagato come un giorno normale.
Una scelta definita dai lavoratori in una nota redatta dalla Uilm nei giorni scorsi “immotivata, fuori da ogni logica lavorativa se non economica” che “non tiene conto delle mansioni, né delle norme di sicurezza applicate in Alstom.”
Insieme allo sciopero di sabato l'iniziativa sindacale prevede il blocco dello straordinario e delle flessibilità del contratto nazionale (eccezion fatta per i lavori di messa in sicurezza degli impianti).
All’Alstom i lavoratori Engie hanno chiesto nei giorni scorsi che “intervenga chiedendo la valutazione dei rischi ad Engie Servizi prima che si abbia un infortunio”.
Da tempo le iniziative sindacali dei lavoratori Engie sono continue: a dicembre era stato indetto lo sciopero, poi ritirato, in quanto aleggiava la possibilità di un mancato rinnovo sull’appalto in scadenza a fine 2021.
Poi, confermato il rinnovo e il mantenimento dell’organico, a fine gennaio avevano incrociato le braccia per diversi giorni alcuni manutentori per esprimere il proprio dissenso sul pagamento del sabato come ordinario e non straordinario. Gli incontri in queste settimane tra sindacati, rappresentanti dei lavoratori e azienda non hanno portato a una piena risoluzione.
Nello stabilimento saviglianese Engie dà lavoro a 44 addetti, alcuni con contratto metalmeccanico, gli altri inquadrati nei multiservizi (questi ultimi afferiscono alla società Engie Program).