Per completare il consiglio di amministrazione del Parco del Monviso, dove resta tuttora vacante il posto che spetta al comune di Pontechianale, sarà necessario un ulteriore presa d’atto da parte dell’ assemblea della Comunità del Parco.
Così ha richiesto la Regione dopo le novità intercorse a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione del paese dell’ alta valle Varaita guidata dal sindaco Andreino Allasina.
È una vicenda complessa, a tratti kafkiana, quella iniziata poco più di un anno fa quando l’allora sindaco di Pontechianale, Oliviero Patrile, poco prima di dimettersi, aveva revocato la nomina di Riccardo Ambrogio.
Con un decreto sindacale del 22 febbraio 2021 Patrile, un paio di settimane dopo aver riconfermato Ambrogio, aveva avuto un ripensamento nominando al suo posto Andrea Bondioni.
Ricordiamo che a Pontechianale, in quanto comune con la più vasta superficie di territorio ricompresa nel Parco, spetta di diritto un membro nel cda.
Ambrogio ritendo la revoca illegittima aveva presentato ricorso al Tar.
Patrile, dal canto suo, aveva deciso di resistere davanti al Tribunale amministrativo regionale impegnando una cifra di poco superiore ai 7 mila euro per le spese legali.
Dimessosi Patrile, dopo un breve periodo di commissariamento e le elezioni comunali, a Pontechianale c’è stato un nuovo corso amministrativo.
Allasina ha decretato “la revoca della revoca” con un altro atto sindacale anche perché, nel frattempo, lo stesso Bondioni, aveva comunicato di non essere interessato al Parco e quindi rinunciava di sua sponte all’incarico al quale era stato designato dal precedente sindaco.
Ambrogio, tuttavia, venute meno le ragioni del ricorso essendo stato riconfermato quale rappresentante di Pontechianale, per essere riammesso nel cda del Parco, dopo le varie peripezie, dovrà attendere il pronunciamento (si tratta in realtà di una semplice presa d’atto) da parte degli enti pubblici che costituiscono la Comunità del Parco, presieduta dal sindaco di Ostana, Silvia Rovere.














