SP7 a Verduno: presto il sopralluogo dei tecnici della Provincia per trovare soluzioni ai danni del maltempo

Con ancora negli occhi il manto stradale rialzato a causa dell’acqua, danno provocato dal forte temporale di lunedì 4 luglio (leggi articolo su Verduno), ora la Provincia di Cuneo cerca di capire come intervenire sulla SP7, all’altezza dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero, la cui strada di accesso, grazie alle soluzioni di ingegneria idraulica adottate, ha retto bene l’impatto di una vera e propria “bomba d’acqua” come l’ha definita il vice presidente provinciale, con funzioni da presidente, Massimo Antoniotti.

L’episodio non deve diventare normalità, quando si presentano simili situazioni di maltempo, che provocano danni strutturali e disagi al traffico su una strada già messa alla prova per i vari lavori al tronco autostradale di Verduno.

"Partiamo dal presupposto - dichiara Antoniotti -che  bisogna entrare nell’ottica di temporali violenti, che creano “bombe d’acqua” molto difficili da contenere. Fare la conta dei danni dopo questi eventi atmosferici non è la soluzione giusta,ma si cerca d'intervenire per diminuirne le conseguenze. Nel caso specifico della zona interessata della SP7 faremo controlli a breve, dopo esserci accordati con il sindaco di Verduno e, eventualmente, quello di Roddi.

Questo perché dobbiamo capire la provenienza dell’acqua, che si può infilare sotto il manto stradale creandone il distacco come avvenuto nei due episodi causati dai forti temporali delle ultime settimane. L’analisi sarà fatta per capire dove e come intervenire, in modo da ridurre se non annullare gli effetti negativi di piogge a cui dovremo abituarci".