“Auspico una fase ri-costituente del Partito Democratico capace di continuare a generare entusiasmo e voglia di darci una mano come si è verificato con la candidatura di Elly Schlein. L’auspicio è che vi sia un nuovo avvio senza correntismi e con voglia di lavorare uniti e determinati per sconfiggere una destra che in Piemonte e in Italia dimostra di non essere al fianco di chi più soffre”.
Così la deputata Chiara Gribaudo alla vigilia dell’Assemblea nazionale del Pd che si svolge domani, domenica 12 marzo, a Roma presso il centro congressi “La Nuvola”.
Un appuntamento che suggella l’elezione della nuova segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo la vittoria congressuale nei confronti di Stefano Bonaccini, che sarà – dopo le interruzioni di ieri tra i due - il nuovo presidente del partito.
Domani, oltre all’investitura ufficiale della segretaria e del presidente, l’Assemblea nazionale procederà alla nomina della direzione, del tesoriere e della commissione di garanzia.
Segreteria e designazione dei capigruppo di Camera e Senato verranno invece definiti solo la settimana successiva.
Nella segreteria – l’organo ristretto più importante per le decisioni cruciali – entrerà sicuramente Chiara Gribaudo, mentre in predicato resta un suo possibile ruolo di capogruppo se verrà sostituita Debora Serracchiani.
Tuttavia, dagli ultimi rumors, pare che il cambio – al fine di evitare spaccature nei gruppi parlamentari dove i sostenitori di Bonaccini hanno la maggioranza – avverrà solo a Palazzo Madama con l’arrivo di Francesco Boccia.
In questo caso a Montecitorio potrebbe restare Serracchiani.
Gribaudo, che ha iniziato da poco il terzo mandato parlamentare, potrebbe occuparsi, in segreteria, di giovani, donne e lavoro, temi sui quali ha indirizzato in particolare la sua attenzione già coi precedenti segretari nazionali e come attività nelle commissioni della Camera, ma nulla è ancora stato definito con certezza, come ammette la stessa interessata.
Risultano invece poco attendibili le voci che nei giorni scorsi l’hanno indicata come possibile candidata alla presidenza della Regione Piemonte nel 2024 per il centrosinistra.
Certo è che di strada ne ha fatta tanta la giovane assessora di Borgo San Dalmazzo, che, muovendosi con circospezione e abilità nelle complesse dinamiche romane, è oggi, insieme alle colleghe Chiara Braga e Michela Di Biase (moglie del potente ex ministro alla Cultura Dario Franceschini) una delle tre donne di più influenti del nuovo corso Pd targato Schlein.
Di seguito i nomi dei cuneesi che – dopo il congresso – sono entrati a far parte dei nuovi organismi del partito a livello nazionale e regionale.
Assemblea nazionale
Erica Cosio
Luigi Allerino
Sara Conterno
Sara Tomatis
Cesare Morandini
Inoltre ne fanno parte di diritto Chiara Gribaudo e Patrizia Manassero
Direzione regionale
Alessandro Casasso
Mimmo Formicola
Walter Gramaglia
Chiara Gribaudo
Marta Guerra
Claudia Herrera
Maurizio Marello
Maurilio Paseri
Assemblea regionale
Paolo Allemano
Alida Anelli
Pierluigi Balbi
Massimo Borrelli
Ivana Borsotto
Vilma Bressi
Giacomo Calcagno
Adriano Cardone
Alessandro Casasso
Pierangela Castellengo
Guido Chiesa
Stefania Dalmasso
Davide Fogliato
Domenico Formicola
Bruno Frea
Erika Giacchello
Michela Giuggia
Walter Gramaglia
Chiara Gribaudo
Marta Guerra
Claudia Herrera
Marina Isu
Patrizia Manassero
Flavio Manavella
Maurizio Marello
Maria Messina
Giampiero Moretto
Maurilio Paseri
Maria Peano
Luca Pione
Caterina Renna
William Revello
Manfredi Rosso
Massimo Scavino
Rosita Serra
Annalisa Somaglia
Enrica Zampieri
Di diritto il segretario provinciale Mauro Calderoni