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Saluzzese | 20 giugno 2023, 19:45

Lavori in corso su cinque edifici sacri: a Saluzzo è boom di cantieri religiosi

Terminato il restauro della facciata di San Nicola. Altri quattro cantieri in corso su edifici sacri di Saluzzo. Le chiese di San Bernardo, San Giovanni, la chiesa del cimitero e ancora la Cattedrale. Opere nell’ottica della sicurezza e valorizzazione dei luoghi di culto della Diocesi

Saluzzo, chiesa di San Bernardo con la facciata fresca di restauro

Saluzzo, chiesa di San Bernardo con la facciata fresca di restauro

Lavori in corso su cinque edifici sacri di Saluzzo: le chiese di San Bernardo, San Giovanni, la chiesa del Cimitero e ancora la Cattedrale, mentre il cantiere della chiesa di San Nicola si è chiuso in questi giorni. Dopo il completamento della zoccolatura e sagrato è infatti tornata all’antico splendore, con la facciata a nuovo, cromaticamente in risalto nell’omonima piazza.

Spicca sulla parete frontale la decorazione a trompe-l’oeil con lo stemma della famiglia dei Saluzzo della Manta e l’epigrafe datata 1762 che testimonia i lavori di restauro commissionati da Benedetto Saluzzo della Manta. Sull’effigie sopra il portale è emerso il collare della Santissima Annunziata.

La chiesa di San Nicola, concessa dalla Diocesi alla liturgia ortodossa, fu costruita nel 1651 da Amedeo di Castellamonte, grande architetto ed ingegnere della  corte sabauda e terminata nel 1673, ma già dal 1652 era aperta al culto. Il restauro della facciata, che risultava piuttosto degradata, era iniziato nel settembre 2022 ed è stato finanziato dal Seminario vescovile di Saluzzo, di cui l’edificio divenne sede dal 1817, con il contributo della Cassa di Risparmio di Torino.

Sono invece ancora in corso i lavori a carico della chiesa della Madonna di Loreto di Saluzzo, nota come cappella del cimitero, continua Sonia Damiano dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi. In zona Ruata Re,a fianco della strada principale che va verso Cavour e Pinerolo, la piccola chiesa fu eretta nel ‘600 intorno a un pilone votivo, detto il “pilun del Cuni” a lato del complesso cimiteriale che venne poi realizzato nel 1787.

Sull’edificio sono stati eseguiti interventi di restauro e manutenzione al tetto, al campanile che si presentava in condizioni di degrado e al paramento esterno della stessa per garantire la sicurezza, in una zona molto frequentata dai saluzzesi. Il cantiere è stato finanziato da fondi CEI.

Nel centro storico tra via Tapparelli e via San Giovanni, ad eccezione del suo caratteristico campanile a scandole di ceramiche, in questi giorni è stata completamente fasciata dai teli del ponteggio, la chiesa di San Bernardo: chiesa nata tra il 1310 ed il 1320 come semplice cappella entro la prima cerchia di mura della città, che divenne parrocchiale nel 1554.

Da molti anni è chiusa alle funzioni religiose e al pubblico. All’interno è quasi completata la cappella dell’Immacolata – informano dall’Ufficio Beni Culturali - datata 1702, ornata di stucchi e pitture, considerata un pregevole esempio di ornato rococò. L’intervento al via su San Bernardo interesserà la facciata principale in mattoni a vista che culmina nel semiarco con la croce in ferro e lo stemma dei francescani. 

La processione dei cantieri arriva a San Giovanni, la chiesa dei Marchesi di Saluzzo, dove si è aperto un  programma di interventi originato da un più ampio progetto di restauro finanziato dal Ministero, diretto dall’architetto Paolo Bovo. Prevede il completamento delle opere avviate nella cappella marchionale, gioiello tardogotico piemontese, dove sono poste la tomba del marchese Ludovico II e quella destinata alla moglie Margherita di Foix.

 In chiesa è già stato portato il coro ligneo quattrocentesco, formato da 13 stalli corali, giunto nel XIX secolo dalla Abbazia di Sant’ Antonio di Ranverso per arredare proprio la cappella marchionale di San Giovanni e che è stato restaurato in questi anni, nel Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale.

Ancora un intervento sulla Cattedrale di Saluzzo dopo la conclusione dell’imponente ciclo di restauri esterni ed interni (chiusi nel 2022) voluti dal vescovo Cristiano Bodo.

Nella navata laterale di destra si procede al restauro dell’ Altare di Sant’Antonio, mentre è in allestimento l’esteso ponteggio sul prospetto nord ovest del duomo per intervenire sul sistema finestre e paramento murario. Un cantiere finanziato dalla Regione Piemonte tramite la Consulta episcopale piemontese che vuole valorizzare città e cattedrali.

vilma brignone

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