Sarà simile a un campus scolastico universitario quello che sta prendendo forma sulla collina di Verzuolo con l’ultimazione dei lavori del nuovo Itis ‘Rivoira’ sorto a fianco dell’Istituto Agrario.
Il sito ospiterà 400 studenti che si sommeranno ai circa 350 dell’Agrario.
Nella mattinata di oggi, lunedì 26 giugno, è stato effettuato un sopralluogo al quale hanno partecipato il presidente della provincia Luca Robaldo con il suo predecessore Federico Borgna, i consiglieri provinciali Davide Sannazzaro e Silvano Dovetta il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero e il dirigente dell’Itis Flavio Girodengo.
L'obiettivo primario di questo incontro è stato quello di verificare lo stato di avanzamento dei lavori, che stanno procedendo per garantire l'inizio del nuovo anno scolastico nella struttura.
II presidente della Provincia Luca Robaldo ha sottolineato: “La pandemia e l’aumento del costo delle materie prime hanno rappresentato le sfide da affrontare dopo quelle di trovare il terreno adatto a costruirlo. La struttura ha un costo di 9 milioni di euro. (rispetto ai 6,8 milioni di euro previsti 5 anni fa n.d.r.).
Il vecchio Itis aveva sede in via don Orione, nel centro di Verzuolo ed era stato chiuso dopo che, nel gennaio 2018, si erano rilevati dei problemi di staticità.
Da allora gli studenti sono stati collocati tra l’Istituto Denina di Saluzzo e l’Afp di Verzuolo dove erano stati allestiti i laboratori di informatica e tecnologia, fino ad approdare nel 2019 alle scuole medie di Verzuolo in via Europa dove sono state predisposte le aule per ospitare tutte le sezioni dell’Itis, fino ad oggi in coabitazione con le classi delle medie.
Questa soluzione era stata trovata grazie all’interessamento della Provincia, con l’ex presidente Federico Borgna assieme all’ex consigliera dell’Ente Milva Rinaudo, del Comune e dell’allora dirigente dell’Itis Antonio Colombero che era anche preside dell’Istituto Comprensivo di Verzuolo e della vicepreside del ‘Rivora’ Michela Ghigo.
“Fu choccante – ricorda Federico Borgna - scoprire che la struttura dell’ex Itis dove erano stati progettati dei lavori di manutenzione straordinaria aveva dei problemi di staticità. Questo provocò la decisione immediata di chiudere la scuola”.
Davide Sannazzaro, consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica auspica che l’edificio possa essere aperto a settembre, per l’inizio del nuovo anno scolastico. “La ditta appaltatrice ‘Editel’ di Nucetto è a buon punto con i lavori anche se il cantiere non è ancora del tutto ultimato. Ci preoccupa – afferma Sannazzaro - non tanto la fine dei lavori e quindi la chiusura del cantiere ma l’iter burocratico che ne consegue”.
Oltre al termine dei lavori un altro importante nodo da risolvere è quello legato ai trasporti nel nuovo sito sulla collina.
La scorsa settimana è stato fatto il punto sulla viabilità con i consiglieri provinciali Silvano Dovetta, Davide Sannazzaro, i rappresentanti dell’Istituto Agrario, e l’azienda di trasporto Granda Bus.
“Stiamo valutando – spiega Dovetta - se gli studenti dell’Itis possono salire con i bus fino alla scuola. Da una prima valutazione, in fase di accertamento, i 4 pullman provenienti da Saluzzo possono raggiungere la scuola facendo la manovra sul piazzale antistante.
È in corso di valutazione la realizzazione di un 'golfo-piazzola' dove potrebbero sostare i bus provenienti da Saluzzo, sulla provinciale, che permetterebbe la loro sosta in sicurezza senza ingombrare la carreggiata.
L’altra soluzione è quella di installare un semaforo all’imbocco della strada che sale all’Itis. La Provincia e il Comune hanno già le risorse per costruirlo”.
Questa soluzione - conclude Dovetta - verrebbe attuata per i bus provenienti da Saluzzo, mentre quelli di linea che giungono a Verzuolo dalla Valle Varaita, e da Busca e Costigliole, essendo il loro orario di passaggio molto in anticipo, rispetto all’entrata a scuola, permetterebbe agli studenti di salire a piedi oppure di proseguire fino al capolinea nella stazione di Saluzzo per poi riprendere uno dei 4 pullman messi a disposizione dell’Itis da Granda Bus”.
Si spera in una soluzione più adatta a tutti gli studenti come auspica Flavio Girodengo, dirigente dell’Istituto Denina Pellico Rivoira di cui l’Itis fa parte: “Assieme agli insegnanti stiamo già programmando il nuovo anno scolastico nella nuova sede, sulla base degli spazi e dei nuovi laboratori che sono stati realizzati. Speriamo di poterla inaugurare il primo giorno di scuola”.
Giancarlo Panero, sindaco di Verzuolo, ha portato con sé il verbale del 2 febbraio 2018 quando l’allora presidente della Provincia Federico Borgna aveva comunicato, dopo un sopralluogo con i tecnici, che la struttura scolastica di via don Orione era diventata inagibile.
Ha ricordato come si è arrivati alla soluzione finale di ospitare l’Itis nelle scuole medie del paese “sacrificandone alcune parti come la mensa adibita ad aule e laboratori. Il Comune di Verzuolo – spiega il sindaco - aveva erogato, nel 2018, 100 mila euro per migliorare i locali delle medie cercando di rendere anche più efficace la convivenza degli studenti delle due scuole.
Questa soluzione – dice Panero con soddisfazione - ha fatto sì che l’Itis rimanesse a Verzuolo con la costruzione della nuova sede. Riguardo le fermate degli autobus auspichiamo che tutti possano arrivare sul piazzale in collina”.
L’attuale Itis è formato da tre piani, con ascensore, quindi agibili anche ai disabili - di cui uno seminterrato in cui è stata realizzata la palestra, con gli spogliatoi e i servizi, che sarà condivisa con gli studenti dell’Istituto Agrario assieme al bar caffetteria.
Sono state realizzate aule capienti e progettate per funzioni didattiche specifiche quali i laboratori, gli spazi polivalenti e un'aula magna e la biblioteca.
Tutta la struttura è alimentata da un impianto fotovoltaico e il riscaldamento è a pavimento.
Sopra al tetto piatto sono state realizzate delle aiuole verdi per migliorare l’impatto ambientale sulla collina.
Nel cortile retrostante saranno a disposizione 40 posti auto ad uso esclusivo degli insegnanti e del personale scolastico. Per creare meno afflusso di traffico si pensa di vietare agli studenti patentati di raggiungere la scuola in auto.
Con investimenti significativi e un impegno condiviso da parte delle istituzioni e delle comunità locali, questa realizzazione rappresenta un'opportunità preziosa per offrire agli studenti ambienti moderni e attrezzati, garantendo loro un luogo dove conoscenza e innovazione si incontrano per plasmare le menti del domani


















