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Attualità | 29 novembre 2023, 16:07

Dronero piange Emiliana Razè, professoressa e fervida attivista politica

Spentasi a 73 anni, per oltre trenta insegnò italiano, storia e geografia alle medie cittadine. Protagonista della copertina del film documentario di Remo Schellino sul ‘68 in Granda, coltivò per tutta la vita una sincera passione per le idee e la difesa dei diritti

Amante della libertà vera, fatta di un profondo sentire del cuore, di Emiliana Razé e del suo amore per la montagna è eloquente l'immagine con le braccia spalancate alla vita scattata dal fratello Carlo nella Val des Meraveilles

Amante della libertà vera, fatta di un profondo sentire del cuore, di Emiliana Razé e del suo amore per la montagna è eloquente l'immagine con le braccia spalancate alla vita scattata dal fratello Carlo nella Val des Meraveilles

Sono tanti i messaggi di cordoglio e di affetto che stanno giungendo in queste ore a ricordo di Emiliana Razè.

Di anni 73, per oltre trenta fu professoressa di italiano, storia e geografia presso le scuole medie di Dronero.

Dalla madre aveva ereditato la passione per l’insegnamento, quella dedizione e quella competenza. Sempre ne ricordava le poesie, in particolare quelle scritte per lei e i fratelli in occasione dell’Epifania: “A ogni Epifania – scrisse la professoressa Razé - nostra madre quatta quatta soleva lasciar la notte sotto l’alberello di natale una poesia firmata dalla Befana. L’ha fatto sempre, e da bimbi ci si credeva pure! Ma non ha mai smesso di regalarci le sue palpitanti parole fino alla fine dei suoi giorni, passando man mano che diventavamo grandi, a uno stile e a un contenuto via via più intimo e profondo.”

Dai racconti delle vicende che avevano coinvolto i genitori durante la Seconda Guerra mondiale, aveva coltivato anche un fervido attivismo politico, prendendo parte alle numerose proteste studentesche che col '68 interessarono anche il Cuneese. 

Fu proprio lei, in una foto del 1972 mentre in piazza Galimberti a Cuneo si bacia con un ragazzo, la protagonista della copertina del film documentario “Portavo allora un eskimo innocente. Il ‘68 in provincia di Cuneo”, realizzato per l’Istituto Storico della Resistenza dal regista Remo Schellino in collaborazione con Michele Calandri. Il documentario ha il suo fulcro nel movimento che portò anche in Granda la protesta studentesca, cortei di studenti e operai, critiche all’autoritarismo, manifestazioni a sostegno del Vietnam.

Un impegno politico che Emiliana Razè portò avanti tutta la vita, lottando non soltanto per i diritti dell'uomo e la libertà di espressione, ma rivolgendo l’attenzione anche sui diritti degli altri esseri viventi, schierandosi ad esempio contro gli allevamenti intensivi.

“Lascia un’eredità preziosa Emiliana - racconta chi l’ha conosciuta -, esempio di una donna che ha fortemente creduto in quello a cui si è dedicata, nella difesa dei diritti e dell’uguaglianza. Di lei rimaranno il suo splendido sorriso, la sua lotta e e la sua forza”.

Emilia Razè rimarrà nel cuore del figlio Pietro, dei fratelli Carlo e Renato, della sorella Anna Maria e dei nipoti Nicola e Amelia. Domani, giovedì 30 novembre, si terrà alle ore 14 nel Tempio di Magliano Alpi il rito della cremazione.

Beatrice Condorelli

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