Nel corso del 2023, sono stati solo 14 i giorni in cui a Bra si è sforato il limite di legge relativo alla presenza di polveri sottili (Pm10) nell’atmosfera. I dati sono raccolti dalla centralina situata in zona Madonna dei Fiori, che quotidianamente compie le rilevazioni.
Si tratta di un dato in costante decrescita dal 2003 a questa parte: vent’anni fa erano ben 170 i giorni di sforamento. Secondo l’assessore all’ambiente Daniele Demaria, il risultato si spiega a partire da un impegno del Comune e dei privati cittadini:
"Le principali fondi di emissioni sono tre: il riscaldamento degli edifici, i trasporti e le industrie. In tutti i tre i reparti ci sono stati grossi miglioramenti durante gli anni, dovuti a una serie di fattori. Per il primo, cito ad esempio i vari bonus e le agevolazioni per cambiare la caldaia o la riqualificazione degli edifici pubblici da parte della nostra Amministrazione. Per i secondi, le agevolazioni per sostituire le auto inquinanti e l’offerta in crescita di modelli ibridi e elettrici. Il nostro Comune ha inoltre predisposto un pagamento del parcheggio diversificato a seconda della tipologia di vettura e il recente rinnovamento del servizio di bus. Infine, ricordo che è costante il controllo delle emissioni delle due industrie cittadine, l’Arpa e la Rolfo, che hanno fatto investimenti in merito. Sottolineo infine come la riduzione delle polveri sottili sia continuata anche in un anno in cui il clima non è stato favorevole, a causa delle poche precipitazioni verificatesi, utili per pulire l’aria".
L’impressione è dunque che, nonostante non si possa sapere come sarà il meteo, il trend al ribasso possa continuare anche in futuro: "Non ho motivo di credere che possa variare, anche alla luce di tutti gli interventi in corso. Per il risultato ottenuto, ci tengo a ringraziare in particolare l’ufficio ambiente", sottolinea Demaria.