L’Associazione Culturale Contardo Ferrini rinnova il suo interesse a indagare la montagna contemporanea proponendo a marzo una nuova rassegna intitolata “Sulle Alpi”.
Tre documentari scelti per raccontare storie da uno spazio alpino in mutazione. Siamo lontani dai toni adrenalinici che raccontano la montagna come un colorato parco giochi.
Si comincia venerdì 1° marzo con “Ambin, la roccia e la piuma” di Fredo Valla. Il più recente lavoro del regista di Ostana ci porta a conoscere il massiccio che caratterizza la zona del Moncenisio, area di transiti, deserto d’alta quota sul confine tra Italia e Francia. Quindici cime oltre i tremila metri di quota che il riscaldamento climatico ha denudato dai ghiacciai di un tempo. Un immenso altopiano che si rivela come coscienza del nostro presente, specchiandosi nelle memorie di un vasto passato.
Venerdì 8 marzo sarà la volta di “Alpenland”, film con cui il registra austriaco Robert Schabus ha intrapreso un lungo viaggio attraverso i vari paesi che si affacciano sulle Alpi. Un’area abitata da tredici milioni di persone di otto diverse nazioni, che attira migliaia di turisti da tutto il mondo e che deve fare i conti con pressioni che calpestano la sua sostenibilità sociale e ambientale.
La terza proiezione, prevista per venerdì 15 marzo, vedrà protagonista “La luna sott’acqua” di Alessandro Negrini, nella sua prima proiezione in provincia di Cuneo.
Con questo film l’autore torna a Erto, paese simbolo della tragedia del Vajont. Non si tratta di un documentario d’inchiesta in senso stretto, come si potrebbe immaginare, ma di uno sguardo sullo “spirito del luogo” che il dolore e il tempo hanno saputo plasmare. La comunità ci viene restituita nella sua perenne elaborazione del trauma, che nelle persone più anziane resiste con fermezza all’idea che vengano smussati i ricordi più tragici.
Una questione aperta tra un territorio dimenticato nelle sue esigenze di base (la scuola chiusa come negazione di un futuro) e il tentativo di spostare il dibattito su un livello più simbolico (“La diga del Vajont non appartiene a voi, ma all’umanità”).
La rassegna “Sulle Alpi” rappresenta idealmente il primo di una serie di eventi con cui l’Associazione Culturale Contardo Ferrini intende celebrare nel 2024 i suoi 15 anni di attività, periodo nel quale è riuscita a ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’animazione sociale di Caraglio e della Valle Grana.