Dopo l’annullamento della serata (venerdì 2 agosto) per cause meteo, lo spettacolo "Che ci faccio qui, in scena" di e con il giornalista Domenico Iannacone arriva in scena ai Castelli di Lagnasco mercoledi 28 agosto alle 21,30.
Per l’evento, inserito nella rassegna Borgate dal Vivo in collaborazione con Occit’Amo, i biglietti sono disponibili in prevendita al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/che-ci-faccio-qui-in-scena/234397 o la sera dello spettacolo. Biglietti: intero 15 euro + dp, ridotto 12 euro + dp.
“Le storie più straordinarie sono quelle che ci passano a fianco senza che ne accorgiamo. Spesso sono così piccole che bisogna andare a cercarle tra le tante cose che non valgono nulla”.
“Che ci faccio qui”, il racconto televisivo neorealistico di Domenico Iannacone andato in onda su Rai 3, si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia.
Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato.
Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la percezione emotiva e permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.
Iannacone ha iniziato giovanissimo la carriera giornalistica sulle testate regionali. È stato inviato di punta di “Ballarò” e “Presa diretta” (Rai3). Ha ideato e condotto, per sette edizioni, il programma d’inchiesta “I dieci comandamenti” e dal 2019 è in onda con “Che ci faccio qui”, uno dei programmi di approfondimento più seguiti di Rai3.
Per cinque volte gli è stato attribuito il Premio Ilaria Alpi. Nel 2015 ha vinto il Premio Paolo Borsellino e nel 2017 il Premio Goffredo Parise. Con il film documentario Lontano dagli occhi ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, aggiudicandosi nell’ordine: il Civis Media Prize di Berlino, il Real Screen Awards di Los Angeles e il Peace Jam Jury Awards di Montecarlo. Nel 2018 con Siamo tutti matti, un racconto spiazzante della follia, vince il Festival del Cinema di Spello.
Nel 2019 il Centro Sperimentale di Cinema-Scuola di Cinematografia lo ha insignito del diploma honoris causa in Reportage Audiovisivo. Nel 2021 gli viene assegnato il Premio Kapuściński e, sempre nello stesso anno, il film documentario L’odissea è stato premiato alla XIV edizione del Premio Moige.
Nel 2022 è tra i vincitori de Il Premiolino, uno tra i più antichi e autorevoli premi dedicati al giornalismo. Il suo modo di raccontare trae ispirazione dalla migliore tradizione documentaristica italiana e si pone a metà strada tra cinema neorealista e racconto giornalistico del reale.




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