Ritardi burocratici, mancanza di documenti e gli immancabili rimpalli di responsabilità: l'unica certezza è che il completamento dell'Asti-Cuneo slitterà al 2025. Il tema era finito anche sui banchi del consiglio comunale di Alba. "L'iter ci risulta fermo al supplemento d'istruttoria sulle valutazioni ambientali presso il Mise", aveva spiegato l'assessore ai lavori Pubblici Edoardo Fenocchio.
Domani, mercoledì 2 ottobre, ci sarà un incontro a Roma al Ministero dei Trasporti tra Governo, Società Asti-Cuneo, Regione Piemonte, a cui parteciperà anche il sindaco di Alba Alberto Gatto, per confrontarsi sul nuovo cronoprogramma dell’opera.
Il governatore Alberto Cirio, già alcuni fa, era stato chiaro sul suo punto di vista e si era dimostrato deciso a capire le cause di un nuovo rinvio: "Non si può essere puntuali quando si tratta di far pagare e in ritardo quando si deve costruire. Per questo ho già avanzato alla società autostradale la richiesta di sospendere, a fronte dello slittamento dei tempi del cantiere, il pagamento del pedaggio alla sbarra di Verduno. Durante l'incontro avremo il dettaglio delle motivazioni che hanno portato a questo slittamento e il relativo nuovo cronoprogramma. Rimane il fatto che il cantiere è pienamente operativo, e pertanto il completamento dell'opera non è assolutamente a rischio".