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Attualità | 02 ottobre 2024, 07:29

Cuneo, in via Bersezio settemila auto al giorno. L'assessore: "Viabilità da rivedere, ma il viale degli Angeli resta chiuso"

Luca Pellegrino ha ammesso come la situazione in via Bersezio sia critica, stando ai monitoraggi effettuati in questi mesi sui passaggi nelle vie della zona. Ma riaprire il viale sarebbe un passo indietro rispetto alla visione di mobilità verso cui l'amministrazione sta andando

Cuneo, in via Bersezio settemila auto al giorno. L'assessore: "Viabilità da rivedere, ma il viale degli Angeli resta chiuso"

Il viale degli Angeli è stato chiuso al traffico dopo il Covid. Uno spazio che consentiva di stare all'aria aperta ma senza il rischio di assembramenti. Non solo nel weekend, ma praticamente ogni giorno, con un'unica fascia oraria di apertura in orario scolastico, decisa dopo qualche tempo. 

La misura è stata prorogata più volte dall'amministrazione e, infine, resa definitiva nonostante molti, nel quartiere, chiedessero di rivedere la decisione.

Il viale degli Angeli è bello, ampio e alberato. Da quando è stato chiuso si può camminare, correre, andare in bici, con i pattini, a passeggio con il cane, fare Nordic Walking e chi più ne ha più ne metta.

Le auto da lì non passano più; ora sono tutte in via Bersezio. Perché questa è stata la conseguenza principale della chiusura del Viale. Il problema esiste e lo dicono i numeri ricavati dai numerosi monitoraggi effettuati in quest'ultimo anno. Tutta la zona è stata oggetto di valutazioni e misurazioni. 

Basti pensare che sul viale, prima della chiusura, quindi nel 2019, transitavano 11 mila vetture al giorno, suddivise in modo omogeneo su entrambe le direttrici di traffico. Poi il viale viene chiuso. Dove passano quelle auto?

Nei mesi scorsi, proprio per rispondere in modo puntuale e con numeri alla mano alle lamentele del quartiere Cuneo Nuova proprio su via Bersezio, ma anche per poter dare delle soluzioni, si sono misurati i passaggi nella zona, compresa la porzione di viale aperta, quindi fino al semafoto di corso Brunet.

A febbraio i passaggi delle auto che svoltavano erano 8 mila; a luglio, con il viale aperto fino a corso Vittorio Emanuele per i lavori alla scuola di via Bersezio, ancora dei controlli. I passaggi erano aumentati di poco: 8500 passaggi quotidiani. Diminuite rispetto alle 11 mila vetture di cinque anni fa. 

Ma il vero nodo da risolvere resta via Bersezio, che è una strada secondaria: nei giorni feriali si conta il passaggio di circa sette mila auto al giorno. "Troppi per una via interna", ammette Luca Pellegrino, assessore alla Mobilità del Comune di Cuneo. "In corso Nizza, all'altezza di piazza Europa, sono 12 mila, ma parliamo dell'asse principale della città", aggiunge.

La cosa particolare, rispetto, per esempio, ai passaggi sul viale, che erano sia in ingresso che in uscita dalla città, è che il 70% di quelli di via Bersezio va in direzione di piazza Torino. Solo il 30% esce dalla città.

Questo obbliga, quindi, a rivalutare tutto il traffico in quella zona, magari apportando delle modifiche alle vie di ingresso verso Cuneo. "I passaggi in questa strada sono costanti, tutto il giorno, con un solo incremento evidente tra le 16 e le 18 - spiega l'assessore. Abbiamo monitorato via Dante Livio Bianco, via Medaglia d'Oro, lo stesso corso Vittorio, dove i numeri non sono significativi. Il problema è via Bersezio, di fatto l'imbuto di tutta la circolazione della zona. Attiverò un gruppo di lavoro con competenze eterogenee per provare a fare dei ragionamenti e a trovare delle soluzioni per la mobilità di quella zona".

Tra le possibili, non c'è la riapertura del viale degli Angeli.

"Sono 1.500 i pedoni che passeggiano sul viale ogni giorno, il che vuol dire più di 500 mila all'anno. Sono tanti. L'amministrazione crede che sia un risultato importante quello della chiusura del viale, per cui riteniamo che non abbia senso riaprirlo. Si valuteranno dei correttivi, ma tornare a prima del Covid sarebbe un passo indietro rispetto al modello di mobilità cittadina a cui guardiamo", continua ancora Pellegrino.

Ovviamente, l'ideale sarebbe avere dei varchi elettronici, per chiudere o riaprire il viale al traffico a seconda delle esigenze. Ma al momento risorse per farlo non ce ne sono e chi apre e chiude il viale nella fascia di ingresso a scuola o al lavoro, dalle 7 alle 9.30, lo fa movimentando manualmente le transenne.

"Bisogna ripensare la mobilità generale ma, soprattutto, le nostre abitudini - conclude l'assessore. Gli abbonamenti ai bus per gli over 60 sono cresciuti del 10% rispetto all'anno scorso, quando già c'era stato un incremento del 30% rispetto all'anno precedente. E' un buon segno".

Durante il Bike Festival il Comune ha ospitato il Consolato olandese. La rivoluzione sulla mobilità dei Paesi Bassi è iniziata negli anni Settanta, con l'ampliamento dei marciapiedi o le ciclabili al posto dei parcheggi. I commercianti erano infuriati, ma oggi l'Olanda è un modello di sostenibilità a livello mondiale.

"C'è anche un aspetto quasi buffo: secondo le classifiche del Tom Tom, l'Olanda è anche il Paese con le migliori strade per le vetture, da ormai tre anni di fila. Perché non sono intasate dal traffico e ci sono parcheggi, in quanto tante persone si spostano con le bici o i mezzi pubblici. Ricordo che a Cuneo il 60% di chi usa la macchina - a livello nazionale si arriva al 70% - lo fa per spostamenti inferiori ai 5 chilometri. Distanze che consentono di usare altri mezzi. E' questa la direzione verso cui vogliamo andare come amministrazione. Via Bersezio necessita di interventi, questo è indubbio, ma non riapriremo il viale degli Angeli alla circolazione", conclude Luca Pellegrino.

Barbara Simonelli

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