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Eventi | 10 ottobre 2024, 18:55

Giornate Fai d'Autunno, per la 13esima edizione la delegazione di Cuneo apre a Mondovì, Guarene e Magliano alfieri oltre al Castello della Manta

Sabato 12 e domenica 13 ottobre appuntamento con l'evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi

Un'immagine della Funicolare di Mondovì

Un'immagine della Funicolare di Mondovì

Anche la Delegazione FAI di Cuneo, unitamente al Gruppo FAI di Alba e Langhe, partecipa all’evento nazionale FAI per far scoprire il nostro Paese attraverso occhi nuovi e prospettive insolite. L’Italia più bella ha bisogno di tutte le nostre energie per sostenerla e valorizzarla e il mese di ottobre è quello in cui il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ci invita a sostenerla con la campagna di raccolta fondi "Ottobre del FAI" che culmina con il grande evento culturale di piazza Giornate FAI d’Autunno.

Sabato 12 e domenica 13 ottobre lasciamoci nuovamente sorprendere dalla ricchezza e alla varietà dei tesori di storia, arte e natura che si celano, inaspettati e stupefacenti, in ogni angolo dei nostri paesi partecipando alle visite - a contributo suggerito per il sostegno della missione e dell’attività del FAI - proposte dai volontari della Delegazione FAI Cuneo con il Gruppo FAI Giovani Cuneo che per l’occasione invitano il pubblico a scoprire Mondovì con occhi nuovi, fra le sue diverse anime storiche: popolare, civile, sacra, in un vero e proprio viaggio nel tempo e nella cultura della città, fra architetture e luoghi inusuali densi di storie e di storia. In contemporanea il Gruppo FAI Alba e Langhe apre al pubblico luoghi che dimostrano come l’arte possa avere mille sfaccettature, da quella tradizionale raccontata nel Museo e teatro nella dimora dei conti di Magliano Alfieri a quella dirompente e contemporanea raccolta nel Parco d'arte di San Licerio a Guarene.

Sarà un fine settimana autunnale straordinario, da non perdere, per immergersi nello splendore del territorio in cui viviamo e condividere con tanti altri visitatori l’orgoglio di appartenere al paese più bello del mondo.

Aperture a cura della Delegazione FAI di Cuneo e del Gruppo FAI Giovani di Cuneo:

La fabbrica delle campane

via Bologna, 5 (Area artigianale) – Mondovì, CN

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 - dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Visite in gruppi accompagnati ogni 60’.

A Mondovì esiste una delle rare fonderie di campane d’Italia (ECAT), in un moderno edificio industriale costruito nell’area artigianale alle porte della città. Un luogo di lavoro affascinante dove la tradizione si sposa con la tecnologia e abili mani artigiane si tramandano un sapere secolare per creare, oggi come un tempo, veri e propri strumenti musicali che suonano “la voce di Dio”.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI:

La visita farà scoprire gli interni del laboratorio, seguendo il processo di realizzazione di una moderna campana, fra le sagome in legno, i calchi in creta dei modelli, gli stampi per gli ornamenti che fregiano le produzioni e i vari attrezzi necessari, in un continuo rimando ai tempi in cui gli artigiani si affaccendavano intorno alle loro opere: chi impegnato a realizzare l'anima della campana, chi a modellare la creta per forgiarne la testa, chi a plasmare nella cera i fregi, i decori, le scritte che andavano ad adornare la superficie esterna della campana. Si arriverà così al cuore della fonderia: il forno di fusione, dove una alchemica composizione di rame e stagno dà vita a una nuova campana in bronzo, unica e diversa da qualunque altra. Un saper fare che preserva la memoria del passato e, grazie alle moderne tecnologie, ci permette di guardare al domani con la consapevolezza che il futuro ha sempre un cuore antico e, grazie a questo, l’opera di quegli uomini giunge intatto fino al nostro cuore insieme ai rintocchi musicali di questi strumenti unici. Durata della visita: 45’ ca.

La funicolare

via della Funicolare – Mondovì, CN

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

La corsa in funicolare sarà eccezionalmente scontata del 50% per i visitatori FAI – Voucer disponibili al banco FAI in via Marconi Oltre ad essere una cittadina pittoresca, d’arte e di studi, posta in prossimità delle Langhe e delle Alpi, Mondovì ha una peculiarità: è distribuita su più livelli. A unire la parte alta e la parte bassa della città, dal 1886, la funicolare, parte nella parte più bassa nel cuore del rione Breo, il centro storico barocco che sorge lungo il torrente Ellero, giunge a Piazza, collina conosciuta come Monteregale, nucleo originario della città con i suoi palazzi che raccontano oltre otto secoli di storia.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI:

La funicolare di Mondovì è il mezzo di trasporto ufficiale delle Giornate FAI d’Autunno che permette al pubblico di lasciare l’auto nei comodi parcheggi pubblici di borgo Breo, nella parte bassa della città, e raggiungere comodamente il borgo Piazza, senza fatica e nel rispetto dell’ambiente. Il biglietto di andata e ritorno sarà eccezionalmente scontato solo per i visitatori dei beni aperti per l’occasione (voucer da ritirare al banco FAI di via Marconi), a partire proprio dalla funicolare, luogo da scoprire per il suo valore storico. In attesa del proprio turno sarà infatti possibile ascoltarne il racconto che proseguirà a bordo delle navicelle grazie agli Apprendisti Ciceroni.

Il Duomo e il suo TesoroCattedrale di S. Donato

p. Duomo 7 - Mondovì, CN

Sabato 12 – ore 10:00 – 12:00 e 14:00 – 17:00 domenica 13 – ore 14:00 – 17:00 Ingresso a gruppi max. 20 persone, ogni 30’. Durata visita 45’ ca. Sulla collina di Monteregale, meglio conosciuta come Piazza, si concentra il cuore pulsante della storia più antica di Mondovì: un luogo carico di storia e di spiritualità, dove si fondono arte, cultura e fede. Dalla grande piazza centrale, superato il Vescovado nella direzione dei giardini del Belvedere, si giunge alla maestosa Cattedrale intitolata a San Donato, un vero e proprio scrigno d’arte. Costruita nel XVIII secolo è ricca di opere d'arte e di reperti provenienti dalle chiese più antiche della città e custodisce un vero tesoro di oggetti sacri.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI:

La Cattedrale di San Donato, cuore pulsante di Mondovì, è un capolavoro di architettura e arte. La sua maestosa facciata, adornata dalla statua di San Donato, introduce a un interno ricco di opere d'arte. La pianta a croce greca e la decorazione interna, caratterizzata da stucchi e affreschi del XIX sec. (Morgari, Hartman, Gounin, Vinaj), creano un'atmosfera solenne e suggestiva. Tra le opere più preziose, spicca la Cappella del Suffragio, un gioiello del rococò piemontese, e il coro ligneo rinascimentale proveniente dalla Certosa di Casotto. Nell'abside, si possono ammirare preziose sculture e affreschi, mentre nella sala del capitolo sono custodite tele, un ostensorio d'argento e un prezioso messale. La Cattedrale di San Donato è molto più di un semplice luogo di culto. È un vero e proprio museo, che custodisce secoli di storia e di arte. Visitandola, si ha la possibilità di ammirare opere di grande valore e di immergersi in un'atmosfera unica e suggestiva. Un percorso inedito creato per le Giornate FAI d’Autunno - Mondovì segreta - farà scoprire insieme tre luoghi emblematici della storia di Mondovì: la cattedrale di San Donato e il suo tesoro, il complesso conventuale di Nostra Donna e il Teatro Sociale. I visitatori, partendo dal banco FAI di piazza Maggiore, saranno accompagnati in piccoli gruppi organizzati. All’interno della cattedrale sarà inoltre possibile accedere al Tesoro del Duomo e approfondire le ricchezze storico artistiche di un luogo tutto da scoprire. Durata della passeggiata: 2h.30’ ca.

Complesso conventuale di Nostra Donna

p. IV Novembre 4 - Mondovì, CN

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Ingresso a gruppi max. 20 persone ogni 30’. Durata visita 60’ ca.

Il complesso conventuale di Nostra Donna, risalente alla fine del XV sec., è immerso nel cuore di Mondovì, sulla collina del quartiere Piazza che domina la città, appena più in basso della cattedrale. Perfettamente inserito nella città oggi ospita l’Istituto di Istruzione Secondaria “Vasco-Beccaria-Govone” che raggruppa i licei di Mondovì. Il chiostro attuale è il risultato delle diverse trasformazioni che hanno modificato il convento nel corso dei secoli: al momento è presente un cortile a forma rettangolare intorno al quale è disposto un lungo corridoio deambulabile. Le pareti perimetrali sono caratterizzate da archi a tutto sesto che poggiano su pilastri di forma ottagonale. Le coperture dei corridoi sono costituite da volte a crociera. Lungo il corridoio si aprono oggi aule scolastiche. Nelle lunette interne al corridoio sono rappresentati 35 affreschi che fanno parte della vita di San Francesco. L’integrità del ciclo non è più completa poiché nella seconda metà dell’ottocento sono stati coperti vari affreschi per ospitare sculture commemorative per i Monregalesi. Nel primo decennio del novecento sono stati riportati alla luce alcuni affreschi ma sono solo parzialmente leggibili.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI:

Un percorso inedito creato per le Giornate FAI d’Autunno farà scoprire insieme tre luoghi emblematici della storia di Mondovì: la cattedrale di San Donato e il suo tesoro, il complesso conventuale di Nostra Donna e il Teatro Sociale. I visitatori, partendo dal banco FAI di piazza Maggiore, saranno accompagnati in piccoli gruppi organizzati. All’interno del complesso i visitatori saranno guidati dagli Apprendisti Ciceroni che proprio in questi luoghi studiano, scoprendo il chiostro e la chiesa di origini cinquecentesche, i musei di fisica e scienze e i laboratori che conservano pagine di storia della formazione di generazioni di studenti.

Ex Teatro Sociale

via delle Scuole, 31 - Mondovì, CN

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Ingresso a gruppi max. 5 persone ogni 30’. Durata visita 30’ ca. Altezza minima 140.

Il “Teatro sociale” è uno piccolo scrigno di bellezza, abbandonato alla fine degli anni '70 e dimenticato per anni, celando al pubblico la sua presenza in via delle Scuole, nel centro storico del quartiere Piazza. Oggi è ridotto in condizioni disastrose a causa dell'abbandono, ma a suo tempo era considerato il più grande teatro, in Piemonte, nelle città non capoluogo, potendo ospitare fino a 400 spettatori. Molti degli ornamenti originari non sono più recuperabili ma il sito costituisce una di quelle opere "minori" del nostro patrimonio artistico, culturale e sociale.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI:

Un percorso inedito creato per le Giornate FAI d’Autunno farà scoprire insieme tre luoghi emblematici della storia di Mondovì: la cattedrale di San Donato e il suo tesoro, il complesso conventuale di Nostra Donna e il Teatro Sociale. I visitatori, partendo dal banco FAI di piazza Maggiore, saranno accompagnati in piccoli gruppi organizzati. All’interno del teatro, già inserito fra i Luoghi del Cuore FAI, si seguirà il percorso allestito in totale sicurezza (max 5 persone x turno) che, per mezzo di una passerella in metallo, attraversa i locali, compreso il “dietro le quinte”, si affaccia sulla scena dal lato del palco, e consente di vedere quel che resta della galleria, dei palchetti e della balconata. Altezza minima per l'accesso 1,40 m.

Le meridiane dell’Ex Collegio dei Gesuiti (Palazzo di Giustizia)

via Porta di Vasco, 2 - Mondovì, CN Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Ingresso a gruppi max. 30 persone ogni 30’. Durata visita 30’ ca.

A cura del Gruppo FAI Giovani Cuneo Da secoli le meridiane segnano il tempo e la vita dei monregalesi, tanto da dedicare al concetto del tempo che scorre il “Parco del Tempo”, al Belvedere, nella borgata di Piazza, dove sono presenti tre impianti di grande impatto storico artistico. Quello del Palazzo di Giustizia, visibile entrando nel cortile interno, è un complesso unico nel suo genere, con ben 12 quadranti su un’unica facciata inserito nel tessuto urbano del centro storico. Siamo abituati a vedere meridiane dipinte su facciate di palazzi, ville, ma a Mondovì esiste un vero tesoro. Le dodici meridiane che ornano la parete meridionale del Palazzo di Giustizia di Mondovì rappresentano, infatti, un unicum nel panorama italiano. Realizzate nel XVIII secolo dai Gesuiti, questi orologi solari sono molto più di semplici strumenti per FAI - Fondo Ambiente Italiano Delegazione FAI Cuneo -. Sono un'autentica summa del sapere scientifico e religioso dell'epoca. Possiamo oggi ammirare questo capolavoro grazie ai lavori di restauro iniziati nel 2003.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI:

Le meridiane di Mondovì sono un bene culturale di inestimabile valore, che testimonia la grandezza intellettuale e artistica dei Gesuiti. La loro conservazione e valorizzazione rappresentano una sfida importante per la comunità di Mondovì, che in questi straordinari orologi solari possiede un patrimonio unico e affascinante, narrato per le Giornate FAI d’Autunno dagli Apprendisti Ciceroni dei licei cittadini.

La Confraternita della Misericordia

via della Misericordia, 1 - Mondovì, CN Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Ingresso a gruppi max. 30 persone ogni 30’. Durata visita 30’ ca.

La discesa di Vicolo delle Cappuccine, nel borgo Piazza, conduce all’ingresso della Chiesa di San Giuseppe, detta la Misericordia, della Confraternita di Sant’Antonio Abate e San Giovanni decollato, la prima costruita da Francesco Gallo (1672-1750) a Mondovì. La facciata della chiesa, in mattoni a vista, è volutamente semplice e senza particolari elementi decorativi. Di grande effetto, invece, sono la struttura architettonica dell’edificio e il suo inserimento nel contesto urbano. La Chiesa rappresenta un'eccellente testimonianza dell'architettura barocca piemontese. Edificata tra il 1709 e il 1717 su progetto del celebre architetto monregalese Francesco Gallo, fu commissionata dall'Ordine dei Carmelitani Scalzi, che la dedicarono a San Giuseppe. In seguito alle soppressioni napoleoniche, la chiesa passò sotto la gestione del Pio Istituto delle Orfane, per poi essere acquisita dalla Confraternita di Sant'Antonio Abate e San Giovanni Decollato. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito diverse modifiche e restauri, ma ha conservato intatto il suo fascino originario. La Chiesa della Misericordia è un luogo di culto ancora oggi molto vivo, ma rappresenta anche un importante patrimonio artistico e culturale per la città di Mondovì.

Durante le Giornate FAI d'Autunno la chiesa della Misericordia apre le sue porte per svelare un tesoro nascosto nel cuore di Mondovì. Guidati dagli appassionati Apprendisti Ciceroni, potrete ammirare le meraviglie architettoniche e artistiche di questo gioiello barocco, compiendo un viaggio nel tempo alla scoperta di un patrimonio inestimabile.

La Sinagoga

via Vico, 65 - Mondovì, CN

Domenica 13 ottobre - ore 15:30 - 18:30. Ingresso a gruppi max. 20 persone ogni 30’. Durata visita 30’ ca.

La piccola sinagoga monregalese, realizzata nella seconda metà del XVIII, si trova all’ultimo piano di un edificio residenziale, nucleo più antico del ghetto ebraico, in via Vico, nello storico rione Piazza di Mondovì. Affacciata sulla parte posteriore e sul cortile interno, la sala non è riconoscibile dalla strada, secondo i dettami imposti dall’autorità civile ed ecclesiastica: dopo la confinazione degli ebrei decretata nei primi decenni del Settecento da Vittorio Amedeo II, infatti, il luogo non avrebbe dovuto avere elementi architettonici visibili dall'esterno.

La Sinagoga di Mondovì sarà eccezionalmente aperta domenica 13 ottobre, con ingresso riservato agli iscritti FAI. Purtroppo, con la progressiva riduzione della Comunità monregalese, molti oggetti d'uso cerimoniale furono, in diversi momenti, trasferiti a Torino. Rimane oggi una piccola dotazione di manufatti, alcuni dei quali contribuiscono tuttora a completare l'arredo della sinagoga. Per tutti i luoghi contributo suggerito 5€. (Iscritti FAI 3€.) Percorso “Mondovì segreta” 10€. (Iscritti FAI 6€.) Per chi si iscrive al FAI in loco possibilità di visitare tutti i luoghi con un contributo unico suggerito di 10€. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno è possibile iscriversi al FAI a -10€. In tutti i luoghi saranno presenti gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico e Scientifico “Vasco, Beccaria, Govone”, dell’IIS “Giolitti, Bellisario” e dell’IIS “Cigna, Baruffi, Garelli”, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita dei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.  

Aperture a cura del Gruppo FAI Alba e Langhe:

Castello di Magliano Alfieri

Via Adele Alfieri, 6, 12050 Magliano Alfieri, CN

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024: ore 10:00 – 12:30 e 14:30 – 18:00. Visite guidate ogni ora (max. 25 persone per turno) Contributo suggerito: €. 5,00 – Iscritti FAI €. 3,00. Contributo non richiesto per chi si iscrive al FAI in loco (non valido per i rinnovi).

Il castello di Magliano Alfieri fu voluto da Catalano Alfieri (1602-1674) – appartenuto alla casata degli Alfieri di Magliano e Castagnole delle Lanze – che nel 1649 ne iniziò la costruzione. Purtroppo, la vita di Catalano Alfieri si concluse tragicamente prima che i lavori di costruzione del castello venissero terminati. Carlo Emanuele, che fu ministro dei Savoia a Madrid, Parigi, Vienna e ambasciatore a Londra, succedette dunque al padre Catalano e concluse nelle parti principali la costruzione del castello, intorno al 1680. All'interno del “Museo dei gessi” viene presentato il fenomeno dei soffitti in gesso decorati, realizzati nelle case contadine, in tutti i suoi aspetti: la tecnica costruttiva, le caratteristiche fisiche e chimiche del gesso, la formazione geologica del territorio, le modalità di estrazione e di cottura, le vie della commercializzazione, le tipologie edilizie ed urbane in cui si collocano i motivi decorativi e gli oggetti che li hanno ispirati. Il paesaggio delle Langhe e del Roero è un inseparabile intreccio di natura antropizzata e umanizzata dal lavoro contadino, di cultura e produzione che si manifestano attraverso forme e prodotti della terra di eccezionale pregio, e di memoria stratificata di generazioni. Questo paesaggio, che oggi appare come armonioso e naturale, non è frutto del caso, ma è il prodotto di un'avvincente storia di lunga durata, che le sale del Museo del Paesaggio mettono a fuoco attraverso i documenti, le conoscenze, i saperi materiali e immateriali, testimonianza di un passato che si fa presente e progetto di futuro. Le colline di Langhe e Roero rappresentano una delle grandi ricchezze del nostro territorio. Nel “Museo del paesaggio” l'evoluzione del paesaggio diventa il punto di partenza per raccontare i cambiamenti storici avvenuti dal dopoguerra a oggi. La narrazione segue le vicende del Gruppo Spontaneo di Magliano Alfieri, a cui va il merito di aver avviato un processo di riscoperta della civiltà contadina che a causa dello sviluppo industriale rischiava di essere dimenticata. Il “Teatro del Paesaggio” ci aiuta invece a leggere gli scenari della Langa e del Roero, rendendo i contadini attori di storie di vita, perché, come diceva Nuto Revelli, “senza la gente le Langhe diventano un palcoscenico meraviglioso, ma spento”.

Parco d’arte di San Licerio

Viale Bouillargues, 34, 12050 Guarene, CN domenica 13 ottobre 2024: dalle ore 15:00 alle 18:00. Due turni di visita guidata ore 15:00 e ore 16:30 (max 25 persone per turno) Contributo suggerito: €. 5,00 – Iscritti FAI €. 3,00. Contributo non richiesto per chi si iscrive al FAI in loco (non valido per i rinnovi).

Il Parco d'arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sulla collina di San Licerio, è un parco di sculture permanenti di grandi dimensioni. Situato nel comune piemontese di Guarene, occupa il versante della collina affacciato su boschi, prati, e rocche: un angolo di straordinaria bellezza, appartenente ai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, Patrimonio Mondiale dell'Unesco dal 2014. Il Parco estende all'aperto l'attività della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, istituita nel 1995 e dedicata all'arte contemporanea. A Guarene, nel 1997, ha aperto la sua prima sede, nelle sale del settecentesco Palazzo Re Rebaudengo. Il Parco è un punto d'incontro, di equilibrio e di dialogo tra la natura e le opere di artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo, installate accanto ai filari di una vigna di Nebbiolo, tra i salici, i cipressi e le querce. È stato progettato dagli architetti paesaggisti Lorenzo Rebediani e Vera Scaccabarozzi ed è ispirato al mosaico di tessere dei campi, dei noccioleti e dei vigneti che lo circondano. Il Parco d'arte è visitabile seguendo una promenade tracciata per offrire una molteplicità di camminamenti e di vedute sulle opere e sulla natura. Alcune delle installazioni sono state commissionate dalla Fondazione appositamente per il Parco, altre hanno trovato qui una nuova e armoniosa collocazione. Il Parco è un museo all'aperto, guidato dal principio della piena accessibilità per tutte e tutti. Durante le Giornate FAI di Autunno 2024, il Parco sarà fruibile (solo la domenica pomeriggio su due turni) passeggiando sulla collina con il prezioso ausilio delle guide della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. 

Aperture speciali al Castello della Manta, bene FAI:

Durante le Giornate FAI di Autunno, la visita al Castello della Manta si trasforma in un salto indietro nel tempo. TI RACCONTO IL CASTELLO: le sale, gli affreschi e le persone che lo hanno abitato nei secoli, tutto diventa narrazione grazie ad accompagnatori di eccezione, gli studenti del Liceo G.B. Bodoni di Saluzzo e del Liceo Peano Pellico di Cuneo. Visite ogni 30 minuti. Durata della visita: 45 minuti. Per chi desidera una VISITA TEMATICA sarà proposto il percorso MERAVIGLIE RITROVATE: il Castello della Manta è stato donato al FAI nel 1985. Com'era il Castello e com'è cambiato nel corso degli anni? Quali gli interventi di restauro e cosa è stato riportato alla luce? Una visita sui cambiamenti e i restauri degli ultimi 35 anni. Dalla Sala Baronale, passando per il ‘500 con i recenti restauri. Orari di visita: 10.30 – 12.00 – 14.00 – 15.30 – 16.45 - Durata della visita: 60 minuti.

PER ISCRITTI AL FAI E PER CHI SI ISCRIVE AL FAI IN GFA UNA PASSEGGIATA IN GIARDINO (20 minuti)

Visita gratuita esclusiva per iscritti FAI o per chi si iscrive/rinnova in loco. Cedri, magnolie, aceri, cachi, roveri, castagni del giardino del Castello dialogano con cotogni, nespoli, pruni, azzeruoli, peschi, fichi e peri dipinti nella Sala Baronale. Una rilassante passeggiata all'aperto condurrà adulti e bambini a scoprire le storie e le curiosità che nascondono gli alberi del giardino.

APPROFONDIMENTI per tutti i visitatori “Territorio tra cultura e colture”. - Degustazione guidata dei nettari Amel per un'esperienza sensoriale olfattiva e per una conoscenza più approfondita dei valori nutrizionali del miele e del prezioso lavoro delle api. - “Prendersi cura dell'ambiente e del territorio”. Come agire al meglio tramite le azioni quotidiane e la raccolta differenziata. Dialogo con il Consorzio S.E.A.

Ancora una volta ci impegniamo a portare in piazza lo spirito FAI “si protegge ciò che si ama, si ama ciò che si conosce” facendo nostro l’insegnamento che ci ha lasciato Giulia Maria Crespi: far scoprire e conoscere, con occhi diversi, ciò che ci circonda, dimostrando quanta bellezza da proteggere ci sia intorno a noi, anche nei borghi di montagna - dichiara Roberto Audisio, Capo Delegazione FAI di Cuneo e Delegato Comunicazione per il Piemonte e la Valle d’Aosta – invitando tutti a sentirsi, per una volta, turisti in casa propria.”

 

comunicato stampa

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