Nella mattinata di ieri, domenica 26 gennaio, la sezione Ana Monviso di Saluzzo ha celebrato l’82° anniversario della battaglia di Nowo Postojalowka, avvenuta in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.
La cerimonia si è tenuta in corso Ancina, nel parco Pietro Gullino, di fronte alla statua dedicata “All’Alpino mai tornato”.
Le penne nere della sezione saluzzese si sono ritrovate per ricordare il sacrificio degli Alpini della Divisione Cuneense nel sanguinoso combattimento del 19 e 20 gennaio 1943.
Durante la tragica ritirata, oltre 14 mila soldati persero la vita, dei quali quasi 6 mila erano originari della provincia di Cuneo.
La giornata è iniziata alle 10 con la cerimonia commemorativa davanti al monumento.
Oreste Gaboardi, prossimo ai 94 anni e decano della sezione Monviso, ha avuto l’onore di eseguire l’alzabandiera all’inizio della cerimonia.
Tra i presenti, oltre al sindaco di Saluzzo Franco Demaria, i vertici della sezione Monviso, le autorità locali e numerose associazioni d’arma, compresi i rappresentanti delle sezioni di Mondovì e Cuneo, accompagnati dai vessilli e dai gagliardetti.
Nel suo intervento, il consigliere comunale Corrado Lauro, ex ufficiale dell’artiglieria alpina del gruppo Aosta, ha dichiarato: “Ricordiamo il sacrificio degli Alpini durante la ritirata di Russia, un evento tragico in cui partirono circa.
Gli altri sono rimasti lì, nella steppa gelata. Nonostante queste perdite, gli Alpini sono un orgoglio italiano, un simbolo di pace e dedizione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno continuato a lavorare per portare la pace in molti contesti internazionali, collaborando con le popolazioni locali. Questo è un messaggio che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni: il ricordo del loro sacrificio e l’impegno per la pace sono valori fondamentali”.
Lauro ha inoltre sottolineato come molti Alpini sopravvissuti abbiano dato un contributo significativo alla Guerra di Liberazione italiana, collaborando con i Partigiani. Ha poi concluso il suo intervento con parole cariche di orgoglio: “Gli Alpini non solo sono stati protagonisti nella storia del nostro Paese, ma continuano a essere un esempio di solidarietà e impegno civile”.
Anche il presidente della sezione Ana Monviso Enzo Desco, presente alla cerimonia, ha voluto esprimere il suo pensiero: “Nessuno muore mai del tutto finché vive nel ricordo di qualcuno. Faccio mie queste parole, perché è fondamentale non dimenticare chi ha dato la vita per la patria e per il benessere di cui oggi godiamo. Il nostro compito è tramandare questo testimone alle giovani generazioni, anche se è una sfida in un mondo che è cambiato profondamente rispetto a 82 anni fa. Ma la storia è importante: solo attraverso il ricordo possiamo evitare di ripetere gli errori del passato”.
La giornata si è conclusa con un forte richiamo al valore della pace e alla necessità di riflettere sui costi umani e sociali della guerra. Gli organizzatori hanno ribadito l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni, promuovendo valori di solidarietà e cooperazione internazionale.
Il generale Giacomo Verda, socio della sezione Monviso e presidente del comitato dell’artiglieria Aosta, e il colonnello Giovanni Greco, ex presidente della sezione di Saluzzo, hanno ricordato il significato di questa commemorazione come atto di riconoscenza e gratitudine verso chi ha sacrificato la propria vita per la difesa della patria.
Alle 11 si è celebrata una messa nella parrocchia di Maria Ausiliatrice, momento di raccoglimento spirituale per onorare i caduti.
La cerimonia ha offerto un momento di profonda riflessione e unità, unendo memorie del passato e speranze per un futuro di pace.