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Attualità | 16 aprile 2025, 13:54

Non si placa a Magliano Alpi la polemica sui progetti BESS: rigettata l'istanza per quello nell'area ex discoteca

Sul tema interviene l'imprenditore monregalese Michele Bertolino: "Si faccia un'assemblea pubblica". Il sindaco Marco Bailo: "Situazione in evoluzione, il progetto non ha ancora alcuna autorizzazione formale"

Il municipio di Magliano Alpi

Il municipio di Magliano Alpi

Continua a tenere banco a Magliano Alpi il tema dei BESS - acronimo inglese di Battery Energy Storage System, ossia sistemi di accumulo a batteria per i quali erano stati proposti due progetti da realizzarsi da parte di privati sul territorio comunale. 

Un tema complesso che, nelle scorse settimane, ha portato a una spaccatura nel consiglio comunale e a un rimpasto in giunta, con la nascita di un nuovo gruppo consiliare

Il sindaco, Marco Bailo, è intervenuto più riprese per illustrare la situazione nel dettaglio, evidenziando come gli enti locali poco possano fare per opporsi a progetti simili, così come nel caso di installazione di impianti fotovoltaici o antenne 5G, come era successo a Mondovì (leggi qui).

LA VICENDA

Inizialmente i progetti relativi al Comune di Magliano erano due, come abbiamo riportato nelle scorse settimane: il BESS sul Beinale e il BESS nella zona dell'ex discoteca, due progetti per i quali l'iter era ben diverso.

Nel primo caso il proponente, che è una società privata, ha seguito una procedura unica ministeriale, autorizzata dal MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha poi richiesto un parere al Comune e altri enti (ARPA, Vigili del Fuoco e Settore ambientale della Provincia). 

Esaminato il progetto il Comune ha emesso un parere tecnico e uno politico, quest'ultimo concordato insieme alla Giunta a febbraio 2025, che prendeva atto del parere favorevole con prescrizione da parte dell'ufficio tecnico, esprimendo contrarietà per non essere stati coinvolti, fin da subito, nell'iter della realizzatone, questo perché non è stata infatti convocata conferenza dei servizi in presenza, ma asincrona (presentazione dei pareri dei vari enti con caricamento documenti online, ndr). 

La società si è resa però disponibile al confronto e ad una compensazione che, con una controproposta da parte dell'amministrazione, è stata quantificata in 200mila euro. 

Nel secondo caso, il progetto ha previsto il deposito di una PAS (proceduta abilitativa semplificata) che è stata presentata agli uffici comunali, ma nel frattempo al termine del dicembre scorso, il Ministero ha pubblicato il testo unico delle Fonti Energetiche Rinnovabili. La richiesta per il BESS della ex zona discoteca è stata poi rigettata dall'ufficio tecnico comunale poiché non è competente al rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto stesso ai sensi dell’art. 9 T.U. FER (D.lgs.190/2024)

LE REAZIONI 

Sul tema ha scelto di intervenire anche l'imprenditore monregalese Michele Bertolino, da sempre impegnato in questioni ambientali, non ultima quella relativa al progetto del deposito rifiuti pericolosi a Clavesana. 

Bertolino, in una lunga lettera aperta, indirizzata al Comune e agli organi di stampa e di cui riportiamo alcuni estratti, scrive: "In Piemonte sono in corso investimenti simili a Trino vercellese da parte Enel produzione s.p.a. a servizio di un parco fotovoltaico da 87 MWh di proprietà della stessa Enel nel sito della ex centrale nucleare Galileo Ferraris. Un secondo impianto risulta essere in fase di autorizzazione a Leinì a servizio della centrale termoelettrica di Engie Produzione s.p.a. ex GDF Suez. 

In base alla delibera di giunta n.6 del 01 febbraio 2025 il proponente RNE s.r.l. vorrebbe installare uno stoccaggio di 58,65 MWh costituito da 15 gruppi di isole ciascuna costituita da 8 container, per complessivi 140 container su una superficie agricola di 33.000 m2 in prossimità della sottostazione Terna situata sul Beinale. L’autorizzazione di questo impianto è compito del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica e l’esito positivo del procedimento comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, ed ha anche validità di variante urbanistica. I progetti quindi non sono soggetti a valutazione di impianto ambientale.

In base alla determina di affidamento n.9 del 12 febbraio 2025 del servizio di segreteria del comune si evince che è stato affidato un incarico ad un noto studio legale su richiesta dell’ufficio tecnico per supportare il medesimo in quanto è pervenuta una richiesta in procedura semplificata da parte del proponente FLYSUN2s.r.l. per un BESS da 150 MWh apparentemente, in base a notizie giornalistiche situata nell’area della ex discoteca all’incrocio tra la Statale 28 e Via Autostrada. Si vocifera infine di un terzo progetto di BESS nel territorio comunale. Serve chiarezza.

Da parte mia non ho difficoltà a riconoscere la pubblica utilità dei sistemi di batterie di stoccaggio di energia elettrica, essi sono anche finanziati da contributi pubblici nell’ambito del PNRR ed auspicati dal piano REPowerEU. Tuttavia ogni attività umana ha un impatto sull’ambiente e nel caso specifico tra le principali il consumo di suolo".

Bertolino chiede quindi all'amministrazione quanti siano i progetti BESS che interesserebbero il comune, chiarimenti sui soggetti proponenti e sull’utilizzo che il Comune farà della cifra ottenuta come compensazione.

Nella nota, inoltre, Bertolino va oltre il tema dei BESS sostenendo che a Magliano l'affluenza alle elezioni: “è stata di poco superiore al 69%, chiaro indice di una scarsa vitalità democratica del comune” - e conclude -  “Sarebbe quindi corretto e utile che il sindaco, che si è detto 'sempre aperto al confronto ed al dialogo' ed il consiglio comunale indicessero un’assemblea pubblica per illustrare i progetti e spiegare le rispettive posizioni visto il caos generato”.

LA RISPOSTA DEL SINDACO

"I progetti BESS nel nostro comune erano inizialmente due, poi, come indicato anche dagli organi di stampa negli scorsi giorni la richiesta per quello della ex zona discoteca è stata rigettata dall'ufficio tecnico comunale poiché non è competente al rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto stesso ai sensi dell’art. 9 T.U. FER (D.lgs.190/2024) - spiega il sindaco Bailo -. Ho letto con attenzione la lettera del signor Bertolino e mi sento di evidenziare che, vista la media nazionale, oltre il 69% di votanti per un comune in cui vi era una sola lista candidata è invece sintomo di grande vitalità democratica e ringrazio nuovamente i maglianesi per essere andati alle urne. 

Per quanto riguarda i 200mila euro di compensazione tengo a precisare che verranno erogati dalla ditta solo al momento dell'inizio lavori e quindi verranno messi a bilancio solo quando saranno nell'effettiva disponibilità dell'ente comunale. Al momento risulta prematuro indire un incontro pubblico su un progetto che non ha ancora alcuna autorizzazione formale". 

La situazione evolverà nel corso dei prossimi mesi anche in base all'esito dell'iter del progetto che, lo ricordiamo, è subordinato all'approvazione del Ministero dell'Ambiente. 

AP

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