Mercoledì 30 aprile l’artista Mauro Salvagno incontrerà gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria di San Rocco di Bernezzo, alle ore 14.30 e 15.30, presso la Libroteca del paese. Ci sarà l’inaugurazione dell’installazione del grande libro, ora restaurato, dell'artista, che poi presenterà il suo nuovo libro “Ho saputo credere”, che contiene poesie e fotografie di alcuni suoi quadri. La partecipazione è aperta al pubblico.
“Era una domenica mattina di settembre. Ero a casa, è venuto a prendermi Eraldo Racca, il responsabile del Centro Diurno disabili di San Defendente di Cervasca. Qualche anno fa ho lavorato con un’équipe per partecipare a un bando di concorso che richiedeva la collaborazione di quattro artisti tra cui un portatore di disabilità. Era un concorso Europeo finalizzato alla costruzione di un pozzo d’acqua in Africa. Abbiamo dedicato quattro incontri per pensare al lavoro che volevamo fare. Alla fine è venuto fuori un libro di grandi dimensioni. Pensate che una pagina è fatta con materiali di acciaio dove è scritta la mia poesia 'Il Pugno' e le altre hanno un buco: il significato che ho voluto dare alla gente è che bisogna rompere ogni barriera che abbiamo. Inoltre si leggono alcune parole in occitano, sono parole scritte da mio fratello Claudio. E’ stata un’esperienza bella, positiva e una grossa soddisfazione".
L’opera è stata esposta alla galleria di Torino alla GAM (Galleria di Arte Moderna) dove è stata vista da una giuria e ha ricevuto diverse valutazioni.
"Si è qualificata alla 12a posizione, per cui doveva essere portata in Africa vicino al pozzo, ma abbiamo chiesto se poteva rimanere da noi, perciò la potrete ammirare nelle vie di San Rocco di Bernezzo dopo il 30 aprile. In seguito l’opera è stata esposta a Saluzzo e a Cuneo. Vorrei dire a questi ragazzi che anche loro posso scrivere e illustrare la loro storia senza stare tante ore sui libri, perché siamo tutti pittori e poeti. Non devono cercare la gloria perché può provocare una ferita al cuore. Devono sempre pensare che l’arte è una medicina che può aiutare a fare un cammino e a trovare la propria anima", conclude Salvagno.